La Fiorentina e Stefano Pioli sono sempre più vicini a ufficializzare il loro nuovo sodalizio, ma bisognerà attendere la scadenza del 2 luglio, data legata alla residenza fiscale dell’allenatore in Arabia Saudita. Solo dopo questa data potrà essere formalizzato l'accordo che, nei fatti, è già solido e sostenuto dalla volontà reciproca. La possibilità che Pioli prendesse il posto di Spalletti in Nazionale è stata definitivamente archiviata anche grazie alla fermezza del tecnico nel voler rispettare la parola data al club viola.


Corriere dello Sport
Pioli si farà, ma serve calma. CorSport: “Evitare il muro dell’Al-Nassr”
La trattativa, però, non è priva di ostacoli. Il principale riguarda la rescissione del contratto con l’Al-Nassr, valido fino al 2027, che richiede tatto e diplomazia. La Fiorentina, pur fiduciosa, sa di non avere il pieno controllo sulla situazione, che dipende anche dalla disponibilità del club saudita a liberare l’allenatore. L'intesa tra Pioli e il club toscano è totale, ma serve muoversi con prudenza per evitare che una pressione eccessiva renda più difficile chiudere l’accordo.
Nel frattempo, la dirigenza viola si tutela con un piano B: Francesco Farioli è la prima alternativa, seguito da Thiago Motta,anche se l’ex Ajax è considerato il più adatto per raccogliere l’eventuale eredità del tecnico emiliano. Farioli è già stato sondato e ha ricevuto segnali d’interesse, ma è ben consapevole che il suo approdo a Firenze dipenderebbe da un imprevisto capovolgimento di fronte. Con la pista Nazionale definitivamente accantonata, in casa Fiorentina è iniziato un conto alla rovescia lento ma inesorabile verso il ritorno di Pioli. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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