Il tecnico della Fiorentina ha in mente alcune mosse chiave per far riemergere dagli abissi la sua Fiorentina.
Il Corriere dello Sport scrive oggi del piano di Stefano Pioli attuato durante la sosta allo scopo di rilanciare la sua Fiorentina. E siccome la sosta ha portato via dieci calciatori dal Viola Park con il gruppo che tornerà al completo solo da metà della prossima settimana, il programma ha alcuni punti salienti e si esaurirà soltanto quando avrà trovato applicazione nel gioco e, soprattutto, nei risultati.
Moise Kean da solo lì davanti
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Che sia questa la formula giusta per l’attacco e per esaltare Kean? Le partite fin qui disputate raccontano questo, specie quando c’è stato un secondo centravanti (Piccoli) al suo fianco che invece di potenziare la fase offensiva ha finito per togliergli spazio, campo da correre e occasioni.
Doppio trequartista
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Due giocatori che abbiano nelle loro corde inventiva, tendenza a verticalizzare e assist, può essere la soluzione giusta per garantire a Kean assistenza senza sovrapposizioni dannose. Non a caso, il tecnico parmigiano l’ha proposta nelle ultime due partite, prima a Pisa e poi contro la Roma mettendo Gudmundsson e Fazzini alle spalle di Kean.
Nicolussi Caviglia in regia
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L’inserimento del classe 2000 procede con qualche difficoltà, però la strada è quella perché la Fiorentina ha bisogno di uno che costruisce gioco, che detta ritmi e tempi, e quindi Pioli insisterà sull’ex Venezia. Semmai, il passaggio successivo potrebbe essere una mediana col rombo per dare più alternative a Nicolussi Caviglia vertice basso.
Il recupero dei giocatori chiave
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Infine, non ultimo certo per importanza, il programma prevede il recupero e il rilancio di quei calciatori che, per una ragione o per l’altra, finora non sono riusciti a garantire un rendimento all’altezza delle aspettative con naturali ripercussioni su quello della Fiorentina. Tipo, Fagioli, Dodo e Gosens: tre dal peso specifico non banale nella squadra viola.