- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
GERMOGLI PH: 16 FEBBRAIO 2025 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI CAMPIONATO SERIE A FIORENTINA VS COMO NELLA FOTO PALLADINO
Sono giorni caldi al Viola Park. Palladino, secondo il Corriere dello Sport, starebbe decidendo il sistema di gioco a cui affidarsi per il rilancio in classifica. Due sono i presupposti: la necessità non più rinunciabile di affidarsi al centrocampo a tre e la certezza di non poter disporre di Gudmundsson per un periodo abbastanza lungo. Questa assenza indirizza le scelte in attacco del tecnico viola e di conseguenza, condiziona gli altri due reparti.
Per questa "nuova" Fiorentina il modulo indicato è il 4-3-2-1, visto l'innesto degli acquisti di gennaio e, soprattutto, l’esigenza di sistemare i singoli calciatori nel ruolo naturale. Con questo modulo ogni zona sarebbe coperta, ricca in quantità e qualità con elementi intercambiabili proprio per consentire a Palladino di poter variare l'atteggiamento tattico durante i 90'. Linea titolare a quattro (con Pongracic e Pablo Marì pronti a dare il cambio a Comuzzo e Ranieri), Folorunsho rimesso lì nel mezzo dove la sua fisicità e i suoi inserimenti possono fare la differenza, con accanto un regista come Fagioli e Adli, mentre Kean potrebbe contare su assist e sostegno da parte di Zaniolo e Beltran in un attacco che occuperebbe tutto il fronte offensivo.
L’abbondanza di centrali dietro consentirebbe a Palladino di tornare alla tanto amata difesa a tre. Non è mai stata abbandonata e spesso è stata utilizzata a partita in corso per aumentare la protezione a De Gea. Comuzzo, Pongracic e Ranieri, con Dodo e Gosens sulle fasce, Fagioli al centro del gioco e Ndour incursore da area a area per passare dal 3-5-2 al 3-4-2-1. Da uno di questi due moduli Palladino ripartirà domenica con il Verona.
La Fiorentina ha distrutto l'Inter con il 4-4-1-1. Un modulo che il tecnico viola vorrà sicuramente riutilizzare durante la stagione. Quattro difensori con un centrale dirottato a destra, Dodo e lo stesso Parisi esterni veri di un centrocampo completato da due mediani, poi Beltran (o un altro dei trequartisti) a supporto di Kean. Tre moduli, tante variabili e un solo obiettivo: aumentare la qualità di una squadra costruita per giocare a calcio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA