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GERMOGLI PH: 19 LUGLIO 2025 BAGNO A RIPOLI AL VIOLA PARK E' ANDATO IN SCENA L'ULTIMO ALLENAMENTO DELLA PRIMA SETTIMANA DI RITIRO ESTIVO DELLA FIORENTINA NELLA FOTO MSITER STEFANO PIOLI KEAN
Dopo appena quattro minuti di Estonia-Italia, Moise Kean sembrava lanciato verso una serata da protagonista: un destro preciso sul palo lontano di Hein e l’Italia in vantaggio. Ma poco dopo l’entusiasmo si è trasformato in apprensione. Una torsione innaturale della caviglia ha costretto l’attaccante della Fiorentina a lasciare il campo zoppicando al 16’, scatenando la preoccupazione non solo dello staff azzurro ma anche di quello viola, consapevole della sua importanza per la squadra di Pioli.
Le prime reazioni, però, hanno portato un cauto ottimismo. Mateo Retegui, nel post-partita, ha raccontato di aver parlato con Kean e di aver percepito che non si trattasse di nulla di grave. Lo stesso ct Gattuso ha condiviso sensazioni positive: l’attaccante non lamentava dolori forti e, soprattutto, la caviglia non si era gonfiata nelle ore successive. Per questo motivo, lo staff medico della Nazionale ha deciso di trattenere il giocatore e sottoporlo subito a esami strumentali a Udine, che hanno dato esiti confortanti: nessuna lesione rilevata.
Kean resterà dunque momentaneamente in gruppo, ma questa mattina verrà sottoposto a una risonanza magnetica per chiarire definitivamente l’entità dell’infortunio. In base ai risultati, si deciderà se potrà proseguire con la Nazionale o se dovrà tornare a Firenze per iniziare le terapie. È comunque improbabile che giochi contro Israele, e la sua presenza a San Siro contro il Milan appare quanto meno in dubbio. Pioli osserva con preoccupazione, consapevole che un eventuale stop di Kean complicherebbe ulteriormente un momento già delicato per la Fiorentina. Lo scrive la Nazione.
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