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GERMOGLI PH: 27 AGOSTO 2025 BAGNO A RIPOLI AL VIOLA PARK SI E' SVOLTA LA RIFINITURA DELLA FIORENTINA IN VISTA DELLA PARTITA DI RITORNO DEL PRELIMINARE DI CONFERENCE LEAGUE CONTRO IL POLISSYA NELLA FOTO MISTER STEFANO PIOLI
La Fiorentina del nuovo corso con Pioli ha scelto una strategia diversa sul mercato: meno colpi ad effetto e più investimenti sulla profondità della rosa. Le prime partite stagionali hanno confermato questa filosofia, con pochi nuovi titolari schierati dall’inizio e una base solida ereditata dallo scorso campionato, quella che aveva conquistato la qualificazione in Conference. Nessuna bocciatura per i nuovi, alcuni dei quali arrivati a fine mercato e ancora da inserire pienamente, ma la sensazione è che la dirigenza abbia voluto costruire un gruppo più ricco di alternative affidabili.
Questa abbondanza consente oggi di parlare senza esitazioni di una “Fiorentina A” e di una “Fiorentina B”, entrambe in grado di garantire competitività. Il reparto offensivo, storicamente il più carente, è l’esempio lampante: accanto a Kean e Gudmundsson ci sono ora ricambi di peso come Dzeko e Piccoli, mentre fino a un anno fa le opzioni si limitavano a Kouamé e Beltran. Anche in difesa la squadra è coperta, con riserve di livello per ciascun titolare: Comuzzo, Pongracic e Ranieri hanno alle spalle Kouadio, Kospo, Marí e Viti.
Lo stesso vale per il centrocampo, dove Pioli può contare su una ricchezza di soluzioni grazie alla permanenza di Fortini, Sabiri e Richardson. La rosa è quindi più completa, equilibrata e versatile rispetto al passato, pronta a sostenere un’annata lunga e intensa tra campionato ed Europa. Ora la sfida passa all’allenatore: armonizzare questa abbondanza di talenti e trasformarla in una squadra capace di esprimere continuità e qualità, senza dipendere esclusivamente da pochi titolari. Lo scrive la Nazione.
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