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MONZA, ITALY - JANUARY 13: ACF Fiorentina coach Raffaele Palladino gestures during the Serie A match between AC Monza and ACF Fiorentina at U-Power Stadium on January 13, 2025 in Monza, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
La Fiorentina di Palladino sta affrontando la prima vera crisi stagionale (ben più grave della partenza a rilento di agosto-settembre). Il tecnico viola è diviso tra le frizioni con il direttore Pradé e la fiducia da parte del presidente Commisso attraverso le parole del direttore generale Alessandro Ferrari. Il momento è delicato, non solo per l'unico punto raccolto in cinque partite, ma soprattutto perché dentro la Fiorentina sembra essersi smarrita la magia autunnale, quando i risultati arrivavano al termine di prestazioni magari non sempre straordinarie da un punto di vista del gioco ma piene di carattere, di gruppo, di solidità.
Adesso la Fiorentina è slegata, senza l’equilibratore Bove e con gli acciacchi fisici di Cataldi il centrocampo a due soffre contro qualsiasi avversario, l’alternanza tra difesa a tre e difesa a quattro porta pochi frutti e anche la compattezza difensiva sta venendo meno. Insomma, sembra cambiato tutto nel giro di appena due mesi. Anche le frizioni comunicative con il direttore Pradé, sono nate per alcune incomprensioni tattiche e legate ai singoli calciatori. Gudmundsson, Pongracic e Colpani, tre degli acquisti più importanti dell’estate, non stanno rendendo, chi per motivi fisici, chi per una continuità di impiego e di intensità negli allenamenti ancora non trovata a regime e chi lo sta facendo ma al di sotto della sufficienza. Questa cosa, unita alla rottura con Biraghi e Quarta, rispettivamente capitano e vice a inizio anno, hanno minato la serenità interna. I risultati negativi hanno fatto il resto e la bomba è scoppiata in relativo poco tempo.
Il ds, dopo aver suggerito il passaggio alla difesa a quattro a inizio anno e aver parlato di "suicidio calcistico" dopo il 3- 0 contro il Napoli ha rincarato la dose a Monza. Questo non è piaciuto a Palladino, che ha subito rispedito al mittente ogni critica relativa al gruppo squadra. C'è unità e coesione tra tutti i membri della rosa, almeno secondo le parole del tecnico viola. Dopo un confronto martedì alla ripresa degli allenamenti che faceva presagire nubi all’orizzonte ieri ci ha pensato Commisso, tramite il dg Ferrari, a schiarire lo scenario e ribadire la fiducia a Palladino. Domenica la Fiorentina sfiderà il Torino, con una classifica ancora più che sufficiente. Gli occhi saranno tutti puntati sul tecnico ex Monza, che con una vittoria ritroverebbe ancora più fiducia e compattezza. Lo riporta La Repubblica
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