- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
PISA, ITALY - SEPTEMBER 28: Edin Zdeko and Albert Gudmundsson of ACF Fiorentina reacts during the Serie A match between Pisa SC and ACF Fiorentina at Arena Garibaldi on September 28, 2025 in Pisa, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Gli attaccanti della Fiorentina continuano a vivere una stagione a due velocità: in maglia viola il gol sembra un miraggio, mentre con le rispettive nazionali ritrovano brillantezza e leggerezza. È un copione che si ripete a ogni sosta: a novembre Gudmundsson ha segnato a Baku con l’Islanda e Dzeko ha deciso la sfida tra Bosnia e Romania. Lampi che contrastano con le difficoltà vissute in campionato, dove l’attacco viola fatica a incidere.
Per Paolo Vanoli questi segnali sono preziosi: il tecnico dovrà ricomporre un reparto offensivo fragile, in attesa del recupero di Kean, per affrontare la Juventus con un attacco che ha segnato appena 9 gol in Serie A. I numeri confermano la doppia identità delle punte viola: Gudmundsson viaggia a un gol ogni 106 minuti con la Nazionale contro uno ogni 179 in campionato, mentre la forbice è ancora più ampia per Dzeko, che con la Bosnia segna ogni 85 minuti ma in viola crolla a un gol ogni 241.
Queste differenze non possono essere ignorate dal club e dal nuovo staff tecnico, che dovranno intervenire non solo sui singoli ma sul sistema di gioco, finora incapace di supportare adeguatamente l’attacco negli ultimi metri. La speranza è che la fiducia e la leggerezza ritrovate in nazionale si trasferiscano anche a Firenze: solo sincronizzando queste due velocità la Fiorentina potrà rimettere in moto un reparto offensivo finora troppo lento per ambire a traguardi più ambiziosi. Lo scrive la Nazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA