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HONG KONG, CHINA - AUGUST 20: Mateo Retegui of Al Qadisah looks on during the Saudi Super Cup semi final between Al-Ahli and Al-Qadsiah at Hong Kong Stadium on August 20, 2025 in Hong Kong, China. (Photo by Yu Chun Christopher Wong/Eurasia Sport Images/Getty Images)
Fondamentale è che l'assenza di gol di Kean non diventi una psicosi personale o collettiva. In Nazionale è stato decisivo al fianco di Retegui e la vera sfida sarebbe trovare dentro la Fiorentina un partner in grado di esaltarlo e rimetterlo al centro di tutta la manovra offensiva.
Un Retegui viola che possa essere spalla e complice di Moise. Che non vada a "invadere" il territorio di Kean ma che al tempo stesso riesca a liberarlo, lasciargli spazio e farlo tornare al gol. La sua conduzione del pallone attuale è circa la metà della passata stagione, anche se nelle ultime due gare è apparsa in crescita. Contro Cagliari e Torino, la mossa azzeccata da Pisacane e da Baroni sono state le marcature asfissianti.
Toccando pochi palloni è chiaro che in percentuale sia difficile per il centravanti trovarsi faccia verso la porta, avere un'alta conduzione del pallone e poter attaccare la profondità con la palla fra i piedi. Senza un altro attaccante puro al suo fianco potrebbe trovare beneficio, come lo scorso anno quando è stato implacabile. E allora a Pisa, domenica prossima, potrebbe aprirsi un nuovo-vecchio corso. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
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