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MANCHESTER, ENGLAND - AUGUST 09: David de Gea of ACF Fiorentina looks on during the pre-season friendly match between Manchester United and ACF Fiorentina at Old Trafford on August 09, 2025 in Manchester, England. (Photo by Molly Darlington/Getty Images)
Dal centrocampo quadrato, al ruolo delle fasce, fino all'estro di Kean e alla sfida a distanza Pioli-Conte. Servirà la miglior Fiorentina possibile per contrastare la squadra campione d'Italia in carica. L'edizione odierna di Repubblica si concentra su molti dei duelli che si vedranno in campo.
Il tecnico viola sa di potersela giocare contro l'estrosa formazione azzurra, innanzitutto per due motivi: in porta e davanti ha maggiori garanzie. De Gea è una certezza assoluta e senza dubbio è paragonabile (se non superiore) a Meret e Milinkovic-Savic, i papabili guardiani dei pali napoletani. Il portiere è un punto di forza dei viola, così come il reparto offensivo: Kean ha brillato in Nazionale (tre gol in due partite) e si è preso gli elogi del suo allenatore. Con lui Piccoli o Dzeko. Senza Lukaku dall'altra parte e con Lucca/Hojlund anche qui i gigliati vantano un bel vantaggio.
Diversa la situazione a centrocampo e sulla trequarti: Anguissa, Lobotka, De Bruyne e McTominay sono assolute stelle, con esperienza internazionale e rodaggio (almeno tre dei quattro) rispetto ai viola. Nicolussi Caviglia è arrivato da poco, Fagioli e Mandragora paiono sicuri del posto con Söhm a completare. La differenza salta agli occhi, ma nel calcio non è detto. Le fasce propongono da un lato Dodo-Gosens, dall'altro Di Lorenzo- Politano e Spinazzola-McTominay. Magari il pubblico farà il resto.
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