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CAGLIARI, ITALY - AUGUST 24: Yerry Mina of Cagliari heads the ball during the Serie A match between Cagliari Calcio and ACF Fiorentina at Stadio Sant'Elia on August 24, 2025 in Cagliari, Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)
La Fiorentina ha iniziato la stagione con un pareggio che lascia più dubbi che certezze, soprattutto sul piano del gioco. La squadra di Pioli è apparsa lontana dall’idea di calcio che l’allenatore ha in mente: macchinosa, poco brillante e incapace di imporre i propri ritmi. Nulla di drammatico, visto che si tratta della prima giornata e che le insidie del debutto sono note a tutti, ma è evidente come la strada verso un’identità solida e convincente sia ancora lunga, nonostante le ambizioni alimentate da un mercato importante.
Pioli ha scelto la continuità,schierando un 3-5-2 trasformabile in più soluzioni, con Gudmundsson e Ndour liberi di muoversi alle spalle di Kean. La squadra ha mostrato ancora lacune nei meccanismi, con alcuni giocatori — Kean e Fagioli su tutti — lontani dalla forma migliore. Intanto il Cagliari ha sorpreso con ritmo, pressing e coraggio, mettendo in difficoltà la Fiorentina già nel primo tempo e costringendo De Gea e Gosens a interventi decisivi per evitare il gol.
Nella ripresa Pioli ha inserito Mandragora, che ha dato qualità al palleggio e trovato il gol del vantaggio con un lampo improvviso. Sembrava la rete destinata a regalare i tre punti, ma la Fiorentina ha pagato ancora una volta la mancanza di cinismo: Kean ha fallito un’occasione clamorosa e nel finale De Gea ha commesso un errore che ha permesso a Luperto di firmare il pareggio. Un 1-1 amaro, arrivato a un passo dalla vittoria, ma sostanzialmente giusto per quanto visto in campo. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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