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Stadio Firenze: quanti ripensamenti della politica dal 2006 ad oggi (I parte)

Redazione VN

Qualcosa comincia a trapelare perché il consigliere Massimo Pieri a inizio anno parla della Cittadella Viola che non corrisponde a quanto elaborato fino a quel momento dal Comune

05/01/2008 Pieri (FI): «Ottima l’idea dei fratelli Della Valle di realizzare una “cittadella viola”»

«L’idea di realizzare una vera e propria “cittadella viola” lanciata da Diego e Andrea Della Valle è ottima». Lo ha detto il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri che ha invitato i proprietari della Fiorentina calcio a «illustrare quanto prima questo progetto all’assemblea di Palazzo Vecchio». «Finalmente anche Firenze avrà uno stadio moderno competitivo, che porterà la Fiorentina quasi allo stesso livello dei grandi club europei. A febbraio potremmo parlarne sia in consiglio comunale che nella consulta dello sport, da poco insediatasi e che tra le competenze ha anche l’impiantistica sportiva». «La Fiorentina è uno dei beni più preziosi della città – ha aggiunto Pieri – e credo sarà giusto affiancare i fratelli Della Valle nell’individuazione di sponsor privati seri».

e dopo tre mesi è ancora Massimo Pieri, consigliere di opposizione, a sollevare la questione di uno stadio nuovo 

30/04/2008 Pieri(FI –PDL): «Firenze ha bisogno di un nuovo stadio»

«Dopo il sopralluogo di questa mattina e dopo aver appreso che la Fiorentina vorrebbe intervenire per ristrutturare l’Artemio Franchi è ormai sotto gli occhi di tutti che Firenze ha bisogno di un nuovo stadio». E’ quanto ha dichiarato il consigliere di Forza Italia-Pdl Massimo Pieri. «Questa mattina durante la visita delle due commissioni allo stadio – ha spiegato il consigliere Pieri - abbiamo incontrato l’amministratore delegato della Fiorentina Mencucci che ha illustrato una lista di interventi che la società viola avrebbe ipotizzato di realizzare per la messa a norma dello stadio, secondo le regole dettate dalla Uefa». «E’ ormai chiaro – ha proseguito Pieri - che l’attuale stadio non è più sufficiente per le competizioni internazionali che deve e dovrà affrontare la squadra viola: sono troppi i lavori da effettuare, al termine dei quali non si arriverebbe nemmeno ad avere una struttura adeguata alle normative europee, sia in termini di numero di spettatori che di che di sicurezza dell’impianto. Firenze ha bisogno di un nuovo stadio, è arrivato il momento che tutte le forze sia sportive che istituzionali della città comincino a discutere di un progetto serio per la realizzazione di una nuova struttura».

Passano poche settimane e anche in PD che governa la città con il Sindaco Domenici si esprime per la costruzione di un nuovo stadio. Tra i firmatari dell'intervento anche l'attuale sindaco Dario Nardella 

19/05/2008 Formigli, Nardella e Morrocchi (PD): «Una squadra da Champions merita uno stadio da Champions»

Questo il testo dell'intervento del capogruppo del Partito Democratico Alberto Formigli e dei consiglieri Dario Nardella e Michele Morrocchi: «Il raggiungimento del quarto posto nel campionato di serie A, che permetterà alla Fiorentina di giocare i preliminari della prossima Champions League, è un grande risultato non solo sportivo per la società Fiorentina ma per la città tutta. Un risultato che arriva al termine di una stagione sportivamente eccellente, figlia di una società seria portatrice, fin dall’avvio, di un modello innovativo e positivo dell’intendere lo sport professionistico. Una società che si è caratterizzata, in un mondo in cui il risultato e l’immagine sono divenuti l’unica divinità, per uno stile e dei valori che danno speranza a chi crede ancora nello sport. Iniziative come quelle del terzo tempo, i manifesti del viola fair, i ripetuti inviti a far tornare le famiglie e i bambini allo stadio sono solo alcune esemplificazioni di questo stile. Una squadra e una società che hanno tali ambizioni, sportive e valoriali, meritano che anche il governo della città si adoperi perché questi traguardi siano raggiunti. Per questo crediamo che la discussione tra Fiorentina e Amministrazione comunale non possa essere limitata al solo ammodernamento dello stadio Artemio Franchi, ma debba avere, a partire da adesso, un orizzonte anche temporale più lungo e un’ambizione più alta, cioè quella di comprendere la realizzazione di un nuovo stadio, frutto del modello sportivo sopra descritto, del centro sportivo di Incisa. La discussione sull’ammodernamento del Franchi e sui campini sarebbe quindi ricondotta in questo contesto più ampio riconducendo i lavori a quelli necessari sino alla realizzazione dei nuovi impianti . Siamo infatti convinti che una squadra da Champions si meriti impianti da Champions e crediamo sia sotto gli occhi di tutti che lo stadio Franchi rappresenti ormai un limite che, difficilmente, continue soluzioni di adeguamento alle norme o al mutato rapporto dei tifosi con gli stadi, riescono a colmare, senza considerare le continue difficoltà che la posizione dell’impianto nel mezzo dell’abitato cittadino provoca ai residenti, ai tifosi e alla società stessa. A questo punto il Comune si faccia promotore, insieme ai comuni dell’area metropolitana, alla provincia e alla Regione, alla definizione e alla predisposizione degli atti e degli strumenti insieme alla società per consentire alla fiorentina di crescere e vincere ancora».

Il Presidente del Quartiere 2 sposa l'idea di un nuovo stadio liberando così il suo quartiere dall'ingombrante carico di persone durante le manifestazioni sportive.

20/05/2008 Presidente Paolucci: “Bene la posizione di Formigli, Nardella e Morrocchi sulla necessità di un nuovo stadio”

“Trovo interessante e condivisibile quanto dichiarato dai consiglieri comunali del PD Alberto Formigli, Dario Nardella e Michele Morrocchi sulla necessità per Firenze di avere, dopo una squadra, anche uno stadio da Champions”. È il commento del presidente del Quartiere 2 Gianluca Paolucci sulle dichiarazioni dei tre consiglieri comunali, rese dopo la qualificazione ai preliminari di Champions League della Fiorentina. “Che lo stadio Franchi presenti ormai dei limiti strutturali e logistici oggettivi è ormai noto – prosegue Paolucci – e ritengo positivo che finalmente si cominci a ragionare sul superamento di questa situazione. Sono conosciuti e fonte di continue polemiche i disagi per gli abitanti delle zone vicine allo stadio provocati non solo dagli incontri di calcio ma, spesso, anche dalla concomitanza di altri eventi che interessano quest’area ad alta concentrazione di spettacoli”. “Poiché è auspicabile che il cammino dei viola in Europa sia il più lungo possibile, è evidente che i disagi della popolazione di questa fetta di Campo di Marte (non tutta appassionata di calcio) rischiano di moltiplicarsi e di generare, insieme alla naturale soddisfazione, anche irritazione e proteste – conclude Paolucci –. Credo pertanto che qualsiasi altra soluzione che ipotizzi un percorso per arrivare ad un nuovo stadio, debba essere finalmente presa in seria considerazione dalle istituzioni, dalle forze politiche ed economiche cittadine e anche dalla stessa società della Fiorentina”.

Ma l'opposizione fa subito notare che proprio l'Amministrazione ha in programma di prolungare la convenzione con la Fiorentina per altri 12 anni e arrivare così al 2020. Ci pensa Donzelli

30/05/2008 Convenzione con la Fiorentina, Donzelli (AN-Pld): «PD ipocrita, fino al 2020 nessuno stadio nuovo»

«Dobbiamo dedurre che le parole spese dal Partito Democratico per lo stadio nuovo sono state solo boutade propagandistiche che non rispecchiano una reale volontà politica». Questo il giudizio di Giovanni Donzelli, consigliere comunale di AN-Pdl, sulla «bozza della convenzione tra il Comune di Firenze e ACF Fiorentina spa per la gestione del Franchi». «Nell'ultima pagina dell'atto – sottolinea l’esponente del centrodestra – si stabilisce in 12 anni la durata della convenzione. Non avrebbe alcun senso prevedere una convenzione fino al 2020 per l'utilizzo del Franchi, se ci fosse una reale intenzione di realizzare in breve tempo uno stadio nuovo. Le dichiarazione sulla stampa degli esponenti del Partito Democratico sono solo il tentativo di placare i residenti del quartiere esasperati da una situazione ormai insostenibile».

14/06/2008 Nuovo stadio, precisazione di Barbaro (Presidente Comm. Urbanistica)

"Desidero precisare che la Commissione urbanistica, congiuntamente con la Commissione sport, è convocata mercoledì 18 giugno, alla gradita presenza della Sovrintendente Paola Grifoni, per esaminare gli interventi di adeguamento delle normative UEFA e le altre migliorie all'impianto sportivo "Stadio A. Franchi", in relazione alla disciplina vincolistica del Codice dei Beni Culturali del 2004, come risulta dalla convocazione diffusa ieri - ha detto Antongiulio Barbaro, presidente della Commissione urbanistica di Palazzo Vecchio - ufficialmente, quindi, non si parlerà dell'ipotesi di nuovo impianto, fatta salva la possibilità dei consiglieri di fare interventi o formulare quesiti su questo come su altri argomenti attinenti l'oggetto della convocazione". "Inoltre mi corre l'obbligo di chiarire che non corrisponde al mio pensiero l'affermazione per cui l'eventuale nuovo stadio "dovrà essere a Firenze,entro i confini comunali", affermazione che non ho mai formulato né per iscritto né verbalmente - ha aggiunto Barbaro - ciò di cui abbiamo discusso in Commissione urbanistica mercoledì scorso è relativo all'ipotesi di un "progetto di fattibilità" a carico della società Fiorentina, sulla cui base andrebbe successivamente individuata la collocazione nell'ambito dell'area fiorentina, intesa come area della città metropolitana. E questo è ciò che risulta anche dal comunicato diffuso l'11 giugno scorso al termine della seduta della Commissione".

Se da una parte a maggio auspicava la costruzione di un nuovo stadio per la Fiorentina in piena estate dopo soli due mesi per Dario Nardella arriva la soddisfazione per la firma della convenzione anche se non manca anche questa volta un accenno alla possibile costruzione di un nuovo stadio "da collocarsi all’interno dell’area metropolitana". Si avvicina infatti il momento della presentazione della Cittadella Viola da parte di Diego e Andrea Della Valle che avverrà meno di due mesi dopo.

21/07/2008 Convenzione stadio Franchi, Nardella: «Grande risultato che premia la collaborazione tra forze politiche e istituzioni»

Questo il tresto dell’intervento di Dario Nardella, presidente della commissione sport Dario Nardella: «Arriviamo oggi ad un punto fermo dopo un lavoro difficile e delicato che ci porta alla discussione in consiglio comunale della delibera con gli indirizzi alla convenzione per la gestione dello stadio Artemio Franchi. E’ un’occasione preziosa per ripensare il rapporto fra l’amministrazione comunale e la società viola e il ruolo dello stadio in città. Lo stadio attuale è un bell’impianto costruito all’inizio degli anni ‘30, vincolato dalla sovrintendenza per i beni architettonici e paesaggistici ed è parte del nostro patrimonio culturale, un immobile che si presta difficilmente a frequenti eventi di massa. Nel corso di questi mesi abbiamo aperto un dialogo sia con la commissione urbanistica che con la sovrintendenza sugli interventi che la società Fiorentina si appresta a fare sullo stadio. Quattro sono i punti su cui la commissione si è pronunciata, alla fine del lavoro, in maniera imprescindibile: i costi dello stadio inseriti nel contesto urbanistico,i rapporti con il quartiere. Abbiamo quindi ritenuto giusto inserire nel documento richiami alla tutela dei cittadini che vivono in quella zona e il rispetto degli indirizzi approvati in consiglio comunale sulla creazione della cittadella dello sport e del verde. Vi è poi la questione della soluzione del contenzioso tra comune di Firenze e Fiorentina calcio riguardo al canone di concessione e agli impianti pubblicitari e infine la realizzazione di un nuovo stadio in città. In particolare su quest’ultimo punto si è aperta un importante discussione, tra le istituzioni, le forze politiche e i cittadini sulla realizzazione di un nuovo impianto da collocarsi all’interno dell’area metropolitana, affinché sia alleggerita la pressione su campo di Marte. Si tratta di una grande opportunità per Firenze per i tifosi e per la stessa Fiorentina, giunta oggi a conseguire con successo prestigiosi risultati in campo nazionale e internazionale. Il nostro auspicio è che da questo ampio dibattito possa scaturire un modello innovativo di gestione degli stadi di calcio, perché anche Firenze dimostri di essere all’altezza della competizione calcistica internazionale Ringrazio i colleghi della commissione sport, l'assessore Eugenio Giani e gli uffici del'assessorato allo sport».

Ed arriviamo alla presentazione della Cittadella con la Nuvola di Fuksas 

19/09/2008 - Diego Della Valle presenta la Cittadella 

A metà tra il sogno di un imprenditore abituato ad immaginare in grande e quello di un bambino innamorato del calcio e dei suoi eroi in calzoncini corti, la città dei Della Valle galleggia all´improvviso, apparendo su due schermi installati in una sala del Four Seasons. È nel nuovo albergo di Borgo Pinti che ieri i fratelli Diego e Andrea presentavano alla città e ai suoi esponenti politici un progetto preparato dallo studio Fuksas che per ambizioni e dimensioni - una volta realizzato, beninteso - non avrebbe uguali in Italia e probabilmente neppure in Europa. Uno stadio da 50 mila posti inserito dentro un parco di 70-80 ettari in cui nascerà una Disneyland del calcio con giochi a tema per far divertire i ragazzini e allo stesso tempo insegnar loro qualcosa sulla storia dello sport. Un museo per l´arte contemporanea (firmato da un importante architetto italiano) in grado di organizzare ogni anno due o tre mostre-evento di livello internazionale. Un megacentro commerciale dedicato al made in Italy. Una zona alberghiera dove dovranno essere presenti le catene più conosciute e diffuse nel mondo. E una Downtown: così Della Valle battezza la strada dello shopping che si snoderà per tutta la lunghezza dell´area dove ogni griffe della moda ma anche qualsiasi commerciante che già abbia un negozio in centro potrà scegliere di aprire una seconda vetrina. Tutto questo, assicura patron Diego, sarà pronto nel giro di tre anni se l´amministrazione locale darà le concessioni in tempo rapido e non allungherà i tempi rimandando la decisione. E il futuro della Fiorentina - «se volete che diventi una grande squadra questa è l´occasione giusta per dimostrarlo», avverte Della Valle - è legato al "sì" o al "no" di Palazzo Vecchio. Diego ha fretta, prendere o lasciare. Ecco le sue parole nell'articolo completo di repubblica.it

Arriva immediatamente il commento di Leonardo Domenici, sindaco di Firenze

19/09/2008 Domenici: "Proposta importante per la città. Le condizioni ci sono, mi impegnerò per avviare il progetto"

“Quello che ci è stato presentato questa mattina non è semplicemente il progetto del nuovo stadio. Anzi, l’elemento più interessante è proprio quello di tenere insieme lo sviluppo della città e il progetto sportivo. La mia opinione è che si tratti di una proposta molto importante, sia sotto l’aspetto qualitativo sia per il profilo giuridico-istituzionale che comporta l’idea della Fondazione. Credo che misurarsi su questo progetto sarà un banco di prova per tutti: istituzioni, forze politiche, e non solo. Adesso bisognerà entrare nel merito e lavorarci; personalmente io mi impegnerò non dico per realizzarlo, visto che fra qualche mese smetterò di fare il sindaco, ma per avviarlo sì”. E’ il commento del sindaco Leonardo Domenici dopo la presentazione da parte dei fratelli Della Valle del progetto per la ‘cittadella dello sport’ (...) "Non possiamo escludere nessuna soluzione, - prosegue Domenici - dentro e fuori i confini del Comune; naturalmente, se lo chiedete a me, preferirei di gran lunga che questa realizzazione avvenisse sul territorio del Comune di Firenze. Anche visto il legame che da sempre esiste tra la città e la Fiorentina. Ne discuteremo. Spero che comunque ciascuno farà la sua parte sul piano istituzionale e politico; anche perché credo che ciò che preme di più anche a coloro che hanno presentato il progetto, ovvero la famiglia Della Valle, sia riconoscere e sottolineare l’aspetto di serietà che questo progetto porta con sé”. "Inoltre - ha aggiunto Domenici - si potranno finalmente risolvere problemi e disagi che oggi comporta la presenza dello stadio nella zona del Campo di Marte". Riguardo all’ipotesi che il progetto possa essere realizzato nell’area di Castello, Domenici ha precisato che “certo si tratta di una delle aree su cui si dovranno concretamente vedere le compatibilità e le possibilità; non solo urbanistiche, ma anche legate al fatto che su Castello è già previsto un intervento. C’è un piano, una convenzione, ci sono investimenti già partiti. Quindi si dovrà studiare molto attentamente la questione, anche perchè – ha ribadito Domenici - il problema va anche oltre i confini del Comune. Dobbiamo vedere la questione in positivo: non come un problema, ma come un’occasione per rimettere mano complessivamente ad una pianificazione strategica ed urbanistica di tutta l’area, fuori e dentro il territorio fiorentino. Una sorta di piano regolatore dell’area, tenendo presente la compatibilità delle funzioni previste o di quelle che potrebbero aggiungersi”.

Il giorno seguente Domenici torna sulla Cittadella parlando più specificatamente dell'area di Castello

20/09/2008 Domenici: “Il Piano Strutturale dovrà tener conto di questa novità”

“Un atto che preveda nel Piano Strutturale la possibilità di modificare l’intervento di Castello e quindi permetta di inserire lì il nuovo stadio e tutto il progetto che ci è stato presentato ieri dalla famiglia Della Valle”. Lo ha detto oggi il sindaco Leonardo Domenici a margine dell’inaugurazione del nuovo parco sportivo dell’Atletica Castello. “Non possiamo presentare in consiglio comunale il Piano Strutturale facendo finta che non c’è questo nuovo dibattito. Il primo segno concreto della volontà di avviare un percorso sul piano politico-amministrativo è quello inserire nel piano strutturale, che evidentemente non poteva prevedere la possibilità di sviluppo che ci è stata presentata ieri, questa novità. L’obiettivo quindi è la rapida approvazione da parte della giunta di un atto che preveda l’adeguamento del Piano Strutturale e che contenga questo aspetto”. (...) "Prima di tutto, dovremo fare un ragionamento sullo stadio. Non solo per dare una casa nuova alla Fiorentina, ma perché comprendo coloro che abitano vicino al Franchi. So bene il peso che devono sopportare, soprattutto dopo le misure di sicurezza che giustamente sono state introdotte nel corso degli ultimi anni. Quando fu progettato l’attuale stadio dall’architetto Pier Luigi Nervi, la scelta cadde sul Campo di Marte perché lì c’era praticamente campagna. Oggi invece possiamo dire di essere quasi in centro. Spostare da lì lo stadio vuol dire riequilibrare la città dal punto di vista urbanistico e alleggerire il peso per chi abita lì vicino. E naturalmente si pone un problema anche di cosa fare di quella storica struttura. Questo è già un pezzo di riflessione politico-amministrativa, alla quale tutti sono chiamati a dare il loro contributo”.

30/09/2008 - Via libera della giunta all’emendamento per poter collocare il nuovo stadio a Castello

Via libera alla possibilità di trasferire lo stadio dalla zona di Campo di Marte all’area di Castello. È quanto prevede una decisione adottata oggi dalla giunta, su proposta dell’assessore all’urbanistica Gianni Biagi. Una decisione che apre la strada alla collocazione il nuovo stadio nell’area di Castello. Per la precisione si tratta di un emendamento alle controdeduzioni al Piano Strutturale che contiene due modifiche sostanziali: la prima riguarda l’UTOE 22 Campo di Marte-Le Cure, la seconda l’UTOE 2 relativa all’area di Castello. Ovvero da un lato si introduce la possibilità di trasferire le attività sportive dal Franchi con l’obiettivo di una “rigenerazione” dell’intera zona, dall’altro si inserisce la possibilità di collocare il nuovo stadio nell’area di Castello. Come peraltro già indicato nell’atto di indirizzo per il rinnovo della concessione in uso dello stadio Franchi approvato dal consiglio comunale lo scorso luglio. Nel primo caso si tratta dell’inserimento nel Piano Strutturale della “possibilità di trasferire dallo stadio ‘Artemio Franchi’ l’attività agonistico-spettacolare per lo sport del calcio che apre uno scenario di rigenerazione dell’intera UTOE e in particolare del grande spazio urbano del Campo di Marte, che può ritornare ad essere un parco avente almeno dieci ettari di verde alberato continuo, ai margini del quale rimangano, oltre all’arena del Nervi ripristinata, tre o quattro impianti sportivi di prestigio”.

(...) Per quanto riguarda l’UTOE 2 relativa all’area di Castello (non soltanto la proprietà Fondiaria-Sai ma anche terreni di altri proprietari), l’emendamento integra il profilo dell’UTOE inserendo che “Previa un’idonea procedura di valutazione, potranno far parte dei servizi di grande scala collocati nell’UTOE anche lo stadio per il calcio, accompagnato da attrezzature per il tempo libero e la cultura”. “Con questo provvedimento – commenta l’assessore Biagi – costruiamo il quadro e le prescrizioni perché questa opera si possa fare. Il Piano Strutturale rappresenta infatti la cornice generale entro cui si muove la politica urbanistica della città. Gli atti concreti sono successivi e saranno discussi nei tempi e nei modi opportuni”. L’assessore Biagi precisa poi che con questo atto “non viene modificata la capacità edificatoria dell’UTOE 2: vale a dire che non si prevedeno incrementi dei metri quadrati e quindi di metri cubi rispetto a quanto già indicato nel Piano Strutturale”. Lo stesso assessore Biagi sottolinea poi che l’UTOE 2 non comprende soltanto l’area di Castello di proprietà Fondiaria-Sai, ma anche altri terreni di proprietari diversi dove attualmente sorgono, tra l’altro, alcune aree industriali dismesse e attività produttive ancora funzionanti.

Quando sembra che per la Fiorentina possa esserci una nuova casa con tanto di Cittadella arrivano i primi rumours che ci potrebbe essere stato qualcosa di irregolare e Domenici tiene subito a precisare

21/11/2008 Domenici: "Dall'amministrazione nessun favoritismo a chicchessia. Gli atti sono stati votati dal consiglio e la commissione di indagine non ha senso. Avanti con il piano strutturale"

“Come era prevedibile, in questa vicenda si è aperto un ampio dibattito, che rischia di determinare una situazione molto confusa, di mettere in relazione vicende e fatti in modo ingiustificato, di mischiare questioni molto diverse; di fare di tutte l’erbe un fascio. Credo sia giusto ripristinare elementi di verità, evitando polveroni”. Il sindaco Leonardo Domenici oggi ha convocato una conferenza stampa, a tre giorni dall’esecuzione dei decreti di perquisizione e sequestro da parte della procura fiorentina agli assessori all’urbanistica Gianni Biagi e alla sicurezza sociale Graziano Cioni. Domenici, oltre a ribadire la fiducia negli assessori Biagi e Cioni e la stima nel procuratore Quattrocchi, ha sottolineato come dall’amministrazione comunale non ci sia stata “nessuna forma di favoritismo nei confronti di chicchessia”, come la commissione consiliare di indagine “non abbia alcuna ragione d’essere” e come non ci sia “alcun motivo di bloccare l’iter del piano strutturale”. Il sindaco, dopo aver ricordato il comunicato ufficiale di due giorni fa in cui si ribadiva che l’inchiesta “non coinvolge in nessun modo l'azione amministrativa e gli atti dell'amministrazione comunale” ha voluto sottolineare un punto che, ha precisato, “può mettere fine ad ogni affermazione circa il fatto che le questioni dello sviluppo dell’area di Castello e gli atti connessi possano essere nel ‘mirino’ della procura”. Domenici ha infatti ricordato che nei due decreti di perquisizione si fa riferimento alla convenzione urbanistica stipulata il 18 aprile 2005 tra il Comune di Firenze e il Consorzio Castello, e che “questo ha portato al sequestro degli atti amministrativi, che sono collegati alle indagini”. Ma la stipula di quella convenzione, ha sottolineato il sindaco, “è un atto che segue necessariamente gli atti amministrativi, che sono sostanzialmente quelli passati dal consiglio comunale: per la adozione nel marzo 2004 e per l’approvazione nel gennaio 2005”. Dunque la convenzione è un atto “dovuto, conseguente e vincolato” da quanto votato dal consiglio comunale. Inoltre, il sindaco ha ricordato che nella ipotesi di reato di corruzione “non è necessario avere una fattispecie che determina una alterazione degli atti; la corruzione può essere anche in conformità degli atti". "Ma questo è un ragionamento astratto - ha aggiunto - naturalmente non ho mia avuto neanche per un attimo il dubbio che questo caso possa essersi verificato”. Il sindaco ha poi brevemente sunteggiato la vicenda legata all’area di Castello (vedi scheda in allegato), evidenziando al termine alcuni punti: “da parte di questa amministrazione non è mai stata aumentata la volumetria privata rispetto a quella prevista nel ’99”; “in questi anni l’amministrazione comunale ha aumentato gli oneri di urbanizzazione soprattutto per i grandi interventi”; “se il parco di 80 ettari viene realizzato a scomputo degli oneri, questo non cambia il valore degli stessi oneri”; “complessivamente, alla fine abbiamo avuto in cessione gratuita 80 ettari del parco, 24 ettari per i Carabinieri, 4,5 ettari per il polo scolastico”. “Questo è il modo in cui abbiamo operato – ha rimarcato Domenici - E non mi sembra configuri forme di favoritismo nei confronti di chicchessia, in particolare soggetti privati”. Domenici ha anche ricordato una serie di richieste avanzate dalla proprietà e non accolte dall’amministrazione comunale. “La proprietà sia per la prima versione (1998-99) sia per la variante del 2005 ha richiesto ufficialmente con osservazioni al Piano (a termini di legge) di aumentare la superficie edificabile; le richieste non sono state accolte. La proprietà nel 2004 richiedeva al Comune di avere garanzie (con eventuale pagamento di indennità) se non fosse stato approvato dall’Autorità di bacino il piano idrogeologico; la richiesta non è stata accolta. Recentemente la proprietà, all’interno della quota di edificabilità privata, ha chiesto l’aumento della quota residenziale; la richiesta non è stata accolta. La proprietà ha presentato ipotesi di assetto edilizio ed urbanistico non condivise e non accolte dal Comune. E ha chiesto di inserire una grande superficie commerciale di vendita alimentare, che non è stata perché contraria al piano del commercio”. “Questi sono i fatti – ha detto Domenici - E alla luce di questi fatti, vorrei fare anche due considerazione di ordine politico-amministrativo”. La prima. “Non ci sono elementi – ha detto il sindaco - che possano giustificare la richiesta di una commissione consiliare di inchiesta, che non ha assolutamente ragion d’essere. Sarebbe singolare, poiché la commissione dovrebbe indagare sullo stesso consiglio comunale, poiché lo stesso consiglio ha approvato il piano, il 17 gennaio 2005: e si presume che sia i consiglieri che hanno votato a favore, sia quelli che hanno votato contro, lo abbiano fatto a ragion veduta. Inoltre, sono tutti atti pubblici”. La seconda considerazione: “Non vedo alcuna ragione per bloccare l’iter del piano strutturale. Sarebbe ancora più assurdo della commissione d’inchiesta, dal momento che il piano strutturale non ha a che fare con gli atti amministrativi di Castello. E’ invece mia intenzione coinvolgere fin dalla prossima settimana in modo pieno e compiuto la maggioranza consiliare nel lavoro di verifica, prima dell’approvazione”. Domenici, rispetto a servizi giornalistici apparsi in questi giorni, ha poi ribadito che l’indagine non si riferisce a “parco, cliniche o gare d’appalto”; che a Castello “fino ad oggi il gruppo Fondiaria-Sai non ha messo neanche un mattone”; che “non c’è alcuna relazione fra le affermazioni dell’ex assessore Gozzini, la vicenda dello Stadio e la vicenda di questa indagine”. “Non vorrei che si entrasse nella logica delle inchieste preventive, ovvero su fatti non ancora avvenuti: dal momento che come è noto la questione dello stadio è soltanto oggetto di una proposta di emendamento al piano strutturale, che prevede la possibilità di realizzare uno stadio a Castello”. (...)

Cronistoria dell'intervento a Castello. Col piano regolatore 93-98 viene disciplinata definitivamente l’area della piana. Gli ettari sono 168, la volumetria 1 milione e 400mila metri cubi (nella ‘famosa’ variante ‘nordovest’ erano 3 milioni e mezzo). Si definisce che l’area è assoggettata a Pue (piano urbanistico esecutivo) ed è di iniziativa pubblica (a differenza di Novoli, dove è di iniziativa privata). Nel 1996 viene siglato l’accordo di programma fra Regione, Provincia e Comune (Primicerio, Gesualdi e Chiti) che prevedeva la realizzazione della scuola marescialli dei Carabinieri e l’avvio di uno studio (che diventerà poi il piano guida) sui 168 ettari della piana. L’area è di proprietà di Fondiaria. Allora la Fondiaria ha un’altra proprietà. Nel 1997 viene fatto il piano guida da Rogers (consulente del Comune). Nel 1998 gli uffici elaborano il pue che viene sottoposto all’approvazione con accordo di programma e pianificazione fra Ministero lavori pubblici, Carabinieri, Regione, Provincia, Comune. Nel 1999 il piano viene approvato dal consiglio comunale e diventa esecutivo (giunta Primicerio). Nel gennaio 2000 il Comune firma la Convenzione attuativa con il Consorzio Castello e i singoli proprietari principali: Nit, Agip Petroli e Sun Chemical. Nel 2000 la Fondiara cede l’area per la scuola carabinieri al Comune, che a sua volta la consegna al Ministero dei lavori pubblici per dare inizio ai lavori. E cede al Comune anche l’area per la realizzazione della strada Mezzana-Perfetti Ricasoli. Nel 2002 la Fondiaria viene acquisita dal gruppo Sai di Ligresti. Nel 2004 si avvia la variante del pue che prevede: una maggiore distanza fra edificato ed aeroporto (circa 80-100 m); uno spazio per eventuale bretella di rullaggio; impegno della proprietà di realizzare il parco fino all’importo massimo di 10 milioni di euro, oltre alla cessione gratuita dell’area. Il parco passa da 800mila a 805mila mq. Risultano pienamente confermate le volumetrie destinate alle edificabilità pubblica (pari a 600mila metri cubi) e alla edificabilità privata (800mila metri cubi): non c’è nessuna differenza rispetto al Pue approvato nel ’99 e al Piano regolatore approvato nel 1998. Nel gennaio 2005 il consiglio comunale approva la variante al Pue e in aprile viene firmata la nuova convenzione fra Comune, Consorzio Castello e singole proprietà (è quella citata negli atti della procura). Nel gennaio 2006 si firma il protocollo d’intesa con Regione e Provincia per la realizzazione a Castello delle sedi di Regione e Provincia e del nuovo polo scolastico provinciale. L’accordo avvia una fase di revisione del pue (con un confronto con la proprietà, così come prefigurato dal protocollo d’intesa) per ridefinire l’assetto urbanistico; fermo restando le dimensioni massime ammissibili dell’edificabilità privata. Nel 2006 vengono rilasciate le prime autorizzazioni per le opere di urbanizzazione primaria. Questi lavori iniziano effettivamente con opere propedeutiche solo nel luglio 2008. Nell’aprile 2008 avvio al procedimento per la variante al Prg e al pue per collocare gli uffici e il polo scolastico della Provincia. Nel luglio 2008 fra Comune e Consorzio viene firmato l’accordo procedimentale, con il quale la proprietà si dichiara disponibile a cedere a Regione e Provincia a prezzo di esproprio (cioè di mercato) le aree per la costruzione delle sedi di Regione e Provincia; a cedere gratis al Comune le aree per il polo scolastico; a realizzare completamente il parco; a cedere gratis a Regione e Provincia i progetti delle loro sedi. Nell’agosto 2008 vengono rilasciati i primi permessi di costruzione relativi a interventi di edificazione privata. Ad oggi non è stato edificato nulla (a parte la scuola dei carabinieri).

Ma nonostante la difesa del Sindaco la Procura mette sotto sequestro tutta l'area bloccando di fatto lo sviluppo dell'area e della Cittadella Viola 

27 novembre 2008 - L'area di Castello messa sotto sequestro

Il provvedimento è stato preso dal gip, su richiesta della procura di Firenze, nell’ambito dell’inchiesta su presunti reati di corruzione relativi al piano di trasformazione urbanistica dell’area

L'area di Castello, al centro della più importante inchiesta degli ultimi anni, finisce sotto sequestro. Ieri pomeriggio i carabinieri del Ros — coordinati da un pool formato dal procuratore capo Giuseppe Quattrocchi e dai pm Giuseppina Mione, Gianni Tei e Giulio Monferini — hanno messo i sigilli all'area di proprietà di Fondiaria- Sai, circa 170 ettari di terreni edificabili. Un'inchiesta che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati, per ipotesi di corruzione, del presidente onorario di Fondiaria-Sai Salvatore Ligresti e degli assessori comunali di Firenze Graziano Cioni e Gianni Biagi. Il giudice attribuisce un ruolo fondamentale proprio all'assessore Biagi che — si legge nell'ordinanza di sequestro di 144 pagine firmata dal gip Rosario Lupo — «fa dei doveri di fedeltà, imparzialità e onestà del pubblico ufficiale meno di un vuoto simulacro » al punto da diventare un «grimaldello» nelle mani di Fondiaria. Più tranchant il giudizio dell'architetto Gaetano Di Benedetto, dal quale è partita l'inchiesta, che di Biagi dice: «Si è venduto per poco». (fonte Corriere Fiorentino)

06/12/2008 Progetto stadio Della Valle. Giocoli e Pieri (FI-PDL): “Se la cittadella Viola non si realizza è colpa di chi governa questa città, non nostra”

“Basta messaggi sbagliati del tipo che il progetto della cittadella viola era già fatto ed approvato ma il consiglio comunale, in particolare Forza Italia, lo ha ostacolato. È necessario fare chiarezza”. È quanto chiedono la capogruppo di Forza Italia Bianca Maria Giocoli ed il consigliere Massimo Pieri a proposito del progetto del nuovo stadio presentato dai fratelli Della Valle. “Più dei fiumi di parole di questi giorni, fa fede quanto detto in tempi non sospetti e cioè qualche giorno dopo la presentazione al Four Seasons del progetto della cittadella viola da parte di Diego e Andrea Della Valle. Quanto affermato lo scorso 22 settembre si è rivelato profetico poi degli avvenimenti successivi ma vale ancora oggi. «I fiorentini meritano promesse serie, non slogan elettorali». È quanto hanno dichiarato il capogruppo di AN-Pdl Riccardo Sarra, la capogruppo di Forza Italia-Pdl Bianca Maria Giocoli e il consigliere Massimo Pieri «dopo le dichiarazioni del sindaco sullo stadio, sabato scorso a margine dell'inaugurazione del nuovo parco sportivo dell'Atletica Castello». «Domenici - hanno sottolineato Bianca Maria Giocoli e Riccardo Sarra - ha annunciato un atto che preveda nel piano strutturale la possibilità di modificare l'intervento di Castello e quindi permetta di inserire lì il nuovo stadio e l'intero progetto presentato dalla famiglia Della Valle. Aspettiamo di vedere le varianti, anche se sarebbe stato corretto presentarle prima alla nostra assemblea e poi alla stampa. (...) «Non ci sono alibi - ha concluso il consigliere di FI - se veramente si vuole appoggiare la famiglia Della Valle, garantire un futuro solido alla Fiorentina e ammodernare la città si applichi la delibera e si cominci subito a lavorare». “I principi su cui si basa la nostra posizione – proseguono Giocoli e Pieri – sono sempre gli stessi, immutati. Forza Italia vuole liberare Campo di Marte dalla presenza ingombrante dello stadio. Forza Italia apprezza il progetto Della Valle di cittadella dello sport perché ambizioso, innovativo, capace di creare opportunità di lavoro per la nostra città e non oneroso per la comunità. Purtroppo Forza Italia non governa ancora questa città. È la giunta Domenici che avrebbe dovuto trovare l’area adatta ad accogliere quanto progettato adottando i relativi strumenti urbanistici”.

L'inchiesta va avanti e arrivano i primi avvisi di garanzia

06/12/2008 L'inchiesta sull'area di Castello. A Firenze sette avvisi di garanzia

Sul fronte giudiziario sette avvisi di garanzia per corruzione e terreni per 168 ettari sequestrati Su quello politico, dimissioni e il Pd, con la corsa aperta per le primarie del partito per la candidatura a sindaco, in mezzo a una sorta di terremoto. Sono gli effetti dell'inchiesta sulla trasformazione urbanistica dell'area di Castello, alla periferia nord-ovest di Firenze, che si estende tra l'aeroporto, la ferrovia e l'autostrada.

IL NUOVO STADIO - I terreni sono di Fondiaria-Sai, gruppo Ligresti. Destinazione prevista: case, negozi, uffici privati e pubblici, un parco da 80 ettari. Operazione valutata in un miliardo di euro. Dall'estate scorsa si affaccia l'ipotesi di costruirci anche il nuovo stadio che i Della Valle progettano per la Fiorentina. L'inchiesta scoppia il 18 novembre scorso con gli avvisi di garanzia all'assessore all'urbanistica di Firenze, Gianni Biagi, al suo collega di giunta, Graziano Cioni, anche candidato alle primarie del Pd, a Salvatore Ligresti, al suo rappresentante Fausto Rapisarda, a un collaboratore di quest'ultimo e a due architetti.

DIMISSIONI - Biagi si dimetterà poi il 27 novembre, affermando la correttezza del suo operato. A lasciare l'incarico, sebbene non indagati per Castello, sono poi anche un dirigente dell'ufficio urbanistica e il capogruppo del Pd in Palazzo Vecchio. Oggi infine, con la decisione del Pdci di uscire dalla maggioranza che sostiene la giunta comunale, ha deciso di lasciare il suo incarico di assessore anche Paolo Coggiola, esponente dei Comunisti italiani. (fonte corriere.it)

 

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