Moise Kean resta il centro di gravità della Fiorentina, anche se ancora è a secco di gol. Un'astinenza che non ha aiutato l'inizio di stagione della squadra di Pioli, anzi. Se il bomber avesse messo dentro un paio di ghiotte occasioni con Cagliari e Torino, oggi staremmo parlando di altro. Ma detto questo, non si può certo mettere in discussione il giocatore che ha trascinato la Fiorentina nella scorsa stagione e che pochi giorni fa ha fatto il fenomeno in Nazionale con 3 gol in meno di 2 partite.

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Pioli spera in Kean ma “scalda” Piccoli: come può schierarsi l’attacco col Como
La notizia di oggi del (lieve) attacco febbrile accusato da Moise Kean ha messo in allerta i tifosi viola. A 4 giorni dalla partita contro il Como - sfida già delicata - il tempo per rimettersi in forma ed essere in campo c'è. Tuttavia si capirà qualcosa di più tra domani e venerdì. Pioli spera di avere l'attaccante al 100% e impiegabile dall'inizio anche se va ricordato che quest'anno la Fiorentina si è attrezzata anche per fare a meno di Kean (se necessario). Roberto Piccoli si candida con forza ad una maglia da titolare: può essere lui il riferimento dell'attacco in caso di assenza di Moise, ma i due potrebbero tornare a fare coppia come accaduto già a Torino.
Kean e Piccoli, sulla carta, sono una coppia esplosiva. Nella scorsa stagione hanno infilato complessivamente 29 gol in campionato, nessun'altra coppia di attaccanti in Serie A può vantare lo stesso biglietto da visita. E' chiaro che serve sbloccarsi il prima possibile. C'è anche Gudmundsson ormai recuperato dopo il problema in Nazionale: anche lui può trovare un posto da titolare domenica sera: la sensazione è che si giocheranno due maglie in tre, più difficile l'ipotesi di Gud insieme a due attaccanti veri. Sembra destinato invece alla panchina Edin Dzeko dopo la brutta prestazione contro il Napoli: il bosniaco rischia di scivolare in fondo alle gerarchie dell'attacco.
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