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La conferenza

Piccoli: “Bati l’ispirazione. Devo imparare da Kean e con Dzeko mi intendo già”

Filippo Caroli Redattore 
Le prime parole da nuovo calciatore viola di Roberto Piccoli. La conferenza integrale su Violanews

La Fiorentina ha il suo vice Kean. Si tratta di Roberto Piccoli, prelevato dal Cagliari per una cifra complessiva di 27 milioni di euro (qui la scheda con carriera e trofei vinti). Il classe 2001 si presenta oggi alla stampa dal media center del Viola Park:

"Ho trovato un gruppo bellissimo. La trattativa è iniziata al termine dello scorso anno. La Fiorentina è un club importante e quando le cose stavano per concretizzarsi ho spinto anche io. Essere qui per me è un privilegio. Partita di domenica? A Cagliari ho lasciato un pezzo di cuore. Grazie anche a loro ho fatto uno step in più. Speravo si portassero a casa 3 punti, ma abbiamo ambizioni e una rosa forte. Dobbiamo spingere al massimo"

Responsabilità

"Ognuno le ha, questa piazza è passionale ed è importante per noi. Sono sempre rimasto stupefatto dal tifo qui. A noi dà una spinta, agli avversari fa tremare le gambe. Facciamo un lavoro che è la nostra passione e dobbiamo sempre spingere dando il meglio. In attacco siamo molto forti tutti e tre. Io ho giocato sia da solo che in tandem, starà al mister decidere. Possiamo giocare sia in coppia che da soli"

Pioli 

"Non ci siamo sentiti molto, ma ha avuto un ruolo chiave per farmi essere qui. Parliamo di un allenatore con grande spessore e mi ha convinto subito. Ma mi sono ancora di più convinto per l'importanza del club. La Fiorentina ha sempre fatto l'Europa e ha fatto due finali negli ultimi anni in Conference. Per me è uno step fondamentale nel momento più giusto. Attaccanti italiani? Penso alla Fiorentina più che all'azzurro ora. Se dimostri qua però puoi andare in nazionale. Ci sono tanti attaccanti forti italiani, a loro serve solo fiducia."

Altri contatti

"Il mercato è stato movimentato e ho avuto anche altre offerte sia in Italia che all'estero. Ma volevo venire qui. Qui c'è tutto per lavorare bene, hanno tutti grande ambizione. Per il Torino sono molto carico"

Concorrenza

"Gosens mi ha aiutato tantissimo a Bergamo. Era un leader a Bergamo, ancora di più lo è adesso. Una persona stupenda e un ragazzo fortissimo. In attacco decide il mister, possiamo giocare in tutti i modi e la concorrenza sana fa bene a tutti. Kean è impressionante, spero si ripeta. Però possiamo giocare sia insieme che io da solo, non c'è problema"

Miglioramento

"Con Dzeko ci siamo già intesi. Per noi giovani è un esempio. Dobbiamo seguirlo e ascoltarlo. La fame che ha è impressionante. Per me è uno stimolo avere dei compagni così, può farmi crescere"

Tanti cambi di casacca

"Nel 2022 ho avuto un problema che non risolvevo perché sentivo dolore. A Lecce e Cagliari però ho trovato continuità. Capita di avere dei passi falsi. Nella vita bisogna imparare dagli errori e dalle situazioni difficili. Kean? Ci piace la profondità e stare in area sentendo la porta. Quando parte è determinante, giocatori così in Italia e in Europa ce ne sono pochi. Devo imparare da lui"

Ispirazione

"A Firenze ne son passati tanti di grandi attaccanti. Batistuta, ad esempio. Aveva cattiveria e fame. Penso sia lui quello da cui devo prendere ispirazione. Aveva una cattiveria agonistica fuori dal normale, mi guardavo sempre i suoi video. Negli ultimi due anni alla Fiorentina ho sempre fatto gol (ride, ndr). Ma il momento più bello è stato quando ho firmato, c'era tutta la mia famiglia, che sono la cosa più bella che ho. Ero molto emozionato per i nostri sacrifici. Per me è un piccolo traguardo da coltivare"

Il progetto

"Ho sentito aria di ambizione per fare una grande stagione. Yerry Mina? Mi ha parlato benissimo di qui. Mi ha detto che quando giocheremo contro mi picchierà un po'. Mi ha convinto di questa scelta parlandomi benissimo della Fiorentina"

L'Europa

"Conta tanto giocare in Europa perché alza il livello. Questo è ciò che volevo fare. Firenze è la piazza ideale per fare questo step nella mia carriera"

Il numero 91

"Un po' un segreto. Sono partito a 18 anni con lo Spezia con il 91 e mi è sempre piaciuto. C'è un fatto che non voglio raccontare a proposito. E poi l'ha avuto un attaccante che mi piace molto: Zapata. Ma il motivo è più profondo"

La Champions

"Mi ha impressionato una cosa che mi ha detto il mister: bisogna guardare giorno per giorno e gara per gara. Se ragioni così alla fine raccogli risultati importanti. C'è questa gara di Conference e dopo ci sarà il Torino. Si prepareranno al massimo e giocano in casa. Dobbiamo superare un ostacolo alla volta"