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Fabregas: “Fiorentina diversa, serve arginare Kean. Dubbi in due posizioni”

Redazione VN
Le parole in conferenza stampa dell'allenatore del Como, Cesc Fabregas, sulla sua squadra in vista della Fiorentina domenica

L'allenatore del Como, Cesc Fabregas, ha parlato in conferenza stampa in vista della partita di domenica, ore 18:00, al Franchi contro la Fiorentina. Oltre alla risposta sulle parole di Pioli, ha parlato di molti altri temi:

Sul gioco di Pioli

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È una Fiorentina un po' diversa, ma con giocatori di tanta esperienza, fisicità e struttura importante. Grande fase offensiva, gente dietro con tanta esperienza e le fasce con Dodò e Gosens di un livello alto. Se vogliamo vincere a Firenze dobbiamo fare una grande partita.

Sulle possibili scelte

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Non posso dire nomi precisi, non dico la formazione fino all'ultimo momento per mantenere la tensione. Diego Carlos se la giocherà con Goldaniga, sicuro, poi l'altro giorno non abbiamo fatto un gran primo tempo ma là in mezzo mi piace la connessione Sergi Roberto-Perrone, anche Da Cunha-Perrone... dipende da cosa l'altra squadra propone. Se sono più diretti, se ti pressano di più, tutte queste cose le valutiamo. Abbiamo tanta diversità di profili, devo essere bravo a capire qual è la coppia più giusta. Morata deve crescere a livello fisico, Douvikas non è lo stesso di quando arrivò.

Sulle parole di Pioli su Nico Paz

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Dobbiamo provare a trovare la soluzione giusta. Se mi chiedi di chi volesse che Messi toccasse la palla al Barcellona... nessuno. Io non voglio che Kean tocchi la palla, ad esempio, è un giocatore top. Ha gol, un potenziale enorme e tanta qualità. Però questa è una cosa positiva per Nico, ogni volta succederà sempre di più. Gliel'ho detto anche l'anno scorso che adesso ti guardano in una maniera diversa. È un'altra sfida, ti guardano con altri occhi.

Come affrontare la fisicità della Fiorentina

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Giocando la nostra partita e facendo il nostro gioco. Vediamo se verranno a pressare o meno. Ma noi dobbiamo essere noi. Alcune volte la palla entra e altre no. La squadra è molto fisica e strutturata, però l'anno scorso con Caqueret-Da Cunha-Perrone abbiamo fatto una grandissima partita. Noi dobbiamo essere bravi a gestire la palla, a fare il nostro gioco e dopo vincere i duelli.

Quanto influenzerà la scelta su Gudmundsson

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Cambia tatticamente, sennò saranno un play e due mezzali. Niente di che, però tatticamente noi dobbiamo essere bravi a fare la partita, penso che siamo pronti.

Sugli infortunati

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Van der Brempt sta andando bene, sta migliorando, penso che tra 2 settimane sarà con noi. Diao va più lento, io sono il primo a non prendere nessun rischio. Preferisco 3/4 settimane dopo, ma che ritorni al 100%, perché è un'arma molto importante per noi.