Benassi, il protagonista meno atteso. E intanto gennaio si avvicina…

Specifichiamolo subito: parlare di rilancio o addirittura di rinascita, dopo due stagioni e mezzo di semi-inattività intervallate dalla parentesi empolese, avrebbe poco senso. Tanto più se alla base del ragionamento ci sono tre amichevoli "atipiche" giocate nel bel mezzo di un mondiale. Premesso questo, la rinnovata vitalità sfoggiata negli ultimi giorni da Marco Benassi durante i test match dalla Fiorentina non può che far piacere. Umanamente, prima ancora che da un punto di vista sportivo. Già ritrovare il campo con buona prestanza atletica e continuità è una notizia non da poco per chi, come lui, è reduce da una serie di infortuni che ne hanno gravemente compromesso l'impiego in campo. Un autentico calvario che dal post lockdown, tra stop più o meno lunghi, lo ha tormentato quasi senza tregua.

Il risultato? A 28 anni Benassi ha già da tempo l'etichetta di giocatore fragile cucita e ben visibile sulla maglia, con tutte le conseguenze del caso. Il rinnovo firmato prima di trasferirsi al Verona (del quale è giunta notizia solamente un anno dopo, durante il ritiro di Moena 2021), alla luce dei fatti, si è rivelato un errore; numeri alla mano, dalla stagione 2020/2021 a oggi il centrocampista ex Toro è sceso in campo solamente 23 volte per un totale di appena 700 minuti giocati. Troppo poco per giustificare una firma che ha impegnato le parti fino al 2024. E ora? I gol (5 nelle ultime amichevoli) e le prestazioni incoraggianti forse non basteranno per una nuova chance in viola, ma mai dire mai. Di sicuro rappresentano un bel biglietto da visita per le eventuali società interessate. Gennaio si avvicina, l'ultima parola spetterà a Italiano.