All'ultimo respiro. Cuadrado per Borja Valero e la Fiorentina vince la quarta partita di fila in Europa. Presi i sedicesimi, ora resta da conquistare matematicamente la prima posizione del girone. Stavolta però le cose non sono filate così lisce. Il Pandurii è andato in vantaggio con una prodezza di Eric. E quel gol sembrava impossibile da schiodare. Sfortuna, lucidità non sempre al top. Ma poi tutto è cambiato. Cuadrado (strepitoso) ha inventato due assist decisivi in pochi minuti. Borja Valero entrato nella ripresa ha dettato le regole del gioco, Matos (suo il gol del pareggio) si è confermato vero bomber di Coppa. Brava Fiorentina, nonostante il turn over, e momenti di calcio un po’ confuso. Ma questa squadra è davvero forte nella testa. Al di là del valore dell’avversario, quella ricerca della vittoria fino all’ultima azione possibile, racconta alla perfezione il carattere di questo gruppo. Naturalmente, avere a disposizione calciatori di qualità superiore come Cuadrado e Borja Valero ti aiuta a non abbassare mai la testa e a infilzare le difese senza pietà. Anche se per un bel pezzo sembrava impossibile oltrepassare il portiere avversario.
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Quando la forza sta nella testa
L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara
Infatti nel primo tempo la Fiorentina prova a fare la partita. Dal punto di vista offensivo la differenza la fa sempre il solito Cuadrado, anche se Montella questa volta lo mette a centrocampo. Una scelta obbligata dal turn over. Ma anche un esperimento alla ricerca della varie possibili alternative. La verità è che il colombiano dove lo metti inventa comunque accelerazioni strepitose capaci di far sbandare gli avversari e aprire spazi per gli attaccanti. La voglia e le possibilità ci sono, insomma. Ma quello che manca sono la praticità e la lucidità davanti alla porta. Quando il Pandurii trova con Eric quel gol pazzesco, la Fiorentina fatica a reagire.
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