Ruolo indefinito, ritmi bassi anzi bassissimi. Ma Sasha Iakovenko fa fatica ad ambientarsi. Ieri sera, in campo dal primo minuto, contro il Pandurii è l'ennesima occasione sprecata dall'attaccante ucraino. Nonostante il ritmo partita non fosse dei più elevati, come potrebbero essere quelli di una classica partita di campionato italiano, Iakovenko pare spaesato, blando, e a tratti persino abulico.
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Iakovenko, la sostituzione che sa di bocciatura
Non salta mai l’uomo, non si rende mai pericoloso (COMMENTA)
Sembrano lontani i sussulti di meraviglia durante le amichevoli che questa estate Iakovenko regalava ai tifosi. Sia con i greci dell'Apollon Limassol che con i turchi del Gaziantepspor, l'attaccante spostato nei vari ruoli dell'attacco da Vincenzo Montella stupiva per la sua potenza nel tiro da lontano e per la sua propensione a farsi trovare sempre pronto in area.
La prestazione di ieri sera come esterno d'attacco a sinistra del tridente lascia più di un dubbio riguardo al suo adattamento nel gioco della squadra viola: Iakovenko non ha mai saltato l'uomo, né si è mai proposto in avanti rendendo pericolosa la manovra della Fiorentina, mandando all'aria il mordente e la capacità di saper sfruttare le occasioni del giovane Ryder Matos, che sicuramente in questo periodo si dimostra più "affamato" di gol.
La bocciatura di mister Montella che lo toglie dopo 45 minuti di appannamento totale ne è la conferma. L'ucraino non ha saputo sfruttare le occasioni che gli si sono proposte, sia in casa che in trasferta, con il Pandurii e il suo arrivo a costo zero non può essere una giustificazione. "Mi sto adattando pian piano, ma il campionato italiano è difficile" dichiarava alla fine di settembre. E' passato più di un mese, ma l'adattamento sembra richiedere più tempo e con il ritorno di Gomez, Iakovenko rischia di diventare la riserva delle riserve.
Le occasioni di farci ricredere saranno le ultime due partite di Europa League, contro il Paços in Portogallo e contro il Dnipro a Firenze, Montella potrebbe concedere altre due possibilità a Iakovenko, che però questa volta non potrà toppare, pena la bocciatura definitiva.
CHIARA BAGLIONI
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