Sul Corriere dello Sport-Stadio si ripercorre la grande rivalità tra Fiorentina e Juventus, con 6 momenti chiave.
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Fiorentina-Juve, affari di famiglia
Dallo scudetto ’82 alla coppia Berbatov-Jovetic (COMMENTA)
TESTA A TESTA – La Juventus vince lo scudetto nel 1982, ma tutta Firenze si sente campione d'Italia a livello morale. Il 16 maggio, all'ultima giornata, i viola pareggiano 0-0 a Cagliari tra le proteste per un gol annullato a Ciccio Graziani, la Juve invece vince 1-0 a Catanzaro con un rigore di Brady. Firenze grida al complotto, da qui il celebre slogan del Brivido Sportivo “Meglio secondi che ladri”.
LACRIME – Sono quelle dei giocatori viola dopo la finale di Coppa Uefa persa, con la Juve che alza il trofeo. Una doppia finale falsata: il Franchi è indisponibile, il Curi di Perugia – seconda casa dei viola – squalificato e allora viene assegnato come campo neutro il Partenio di Avellino, da sempre feudo bianconero. La Fiorentina gioca in casa ma sembra di giocare in trasferta...
BAGGIO – Uno dei simboli della rivalità tra Fiorentina e Juventus. La cessione di Baggio dai viola ai bianconeri rappresenta una pagina incancellabile nella storia di Firenze: la notte di scontri, le polemiche e un addio mai digerito.
DISCOTECA – Tra gli episodi tristi e da evitare c'è quello del '97 – il pullman bianconero preso a sassate – per quanto riguarda invece le dichiarazioni...piccanti ci sono quelle che Diego Della Valle rivolge a John Elkann, interverranno poi Andrea Della Valle e Andrea Agnelli. Tutto nasce dalla frase di Diego Della Valle: “Gli Agnelli vanno cercati in discoteca”.
BERBATOV – L'affare mancato dell'anno scorso. Ad un passo dalla Fiorentina, che però non mette in conto l'inserimento della Juve, all'ultimo secondo. Salterà tutto e i viola perderanno un ottimo giocatore. La vendetta viola pochi mesi fa: Jovetic non va alla Juve, Pradè è chiarissimo: “Non sono autorizzato a trattare con la Juve”.
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