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Borja Valero: “Firenze si vince”

Il centrocampista: “Mi piacerebbe vincere un trofeo a Firenze. ” (COMM.)

Redazione VN

Sul Corriere dello Sport-Stadio troviamo un'intervista esclusiva a Borja Valero curata da Alessandro Rialti (che, curiosamente, si definisce un muratore come Riganò), ecco i passi salienti.

Borja Valero, adesso le squadre che la vorrebbero si moltiplicano. Che effetto le fa?

«Non so, penso che forse si sono sbagliati nel passato». Ride.

Sa che la Fiorentina ha rifiutato 20 milioni per il suo cartellino?

«Davvero? Io per quella cifra non mi comprerei». Ride. (…)

Rispetto a un anno fa, la Fiorentina ha fatto un passo indietro nel gioco?

«Non siamo a un livello più basso, ci stiamo esprimendo allo stesso modo. Solo che gli avversari ci pensano di più al fatto che di fronte si trovano la Fiorentina». (...)

Sorpreso da Giuseppe Rossi? Lo conosceva dai tempi del Villarreal ma, dopo due infortuni, non è mai facile risorgere.

«Come gioca lui lo fanno in pochi. Ha una forza tecnica devastante, unica, che unita alla straordinaria passione per il calcio che ho visto in pochi, mette insieme una miscela esplosiva: gambe e testa in un solo condensato».

Quanto c’è di Montella in questa Fiorentina?

«Tantissimo. Ognuno di noi ha le sue caratteristiche che esprime in campo, ma lui ci ha trasmesso la sua idea di gioco. Noi siamo gli interpreti, il resto è opera sua».

Secondo lei questa Fiorentina può essere l’embrione della squadra candidata a volare altissimo in classifica, a lottare per lo scudetto?

«Voglio pensare di sì. Abbiamo singoli giocatori bravi, il gruppo è forte e siamo stati capaci di dimostrarlo con i fatti». (…)

Quanto manca Gomez?

«Gomez è il giocatore più importante che abbiamo. La sua mancanza la sentiamo eccome, speriamo che torni presto, ma soprattutto che torni bene».

Alla Juve chi toglierebbe: Tevez, Isla o Vidal?

«Toglierei Tevez. Mi è sempre piaciuto vederlo giocare».

Avete studiato uno schema anti-Juve?

«No, ma hanno anche loro punti deboli da sfruttare. E noi troveremo il modo di fare... danni». (…)

Qualificazione in Champions, vittoria della Coppa Italia, vittoria dell’Europa League: cosa sceglie?

«E’ difficile. Per la mia carriera, però, sogno di vincere qualcosa (e specifica l'Europa League ndr). Lo dico sempre anche a mia moglie Rocio».

E cosa le dice?

«Che mi piacerebbe tanto andare a giro per la città sul bus scoperto. Ho visto che va di moda ovunque».

(…)

In edicola con il Corriere dello Sport-Stadio la lunga intervista completa