Nuovo tecnico, nuove stelle, nuovi obiettivi: tutto sulla Fiorentina Femminile

La stagione della Fiorentina femminile è ormai alle porte. Oggi, tra le mura del Viola Park, le viola daranno il via al nuovo cammino sotto la guida di Pablo Piñones Arce, nella nuova competizione creata dalla FIGC: la Serie A Women’s Cup. Alle 18:30 il debutto contro il Como, primo ostacolo di un girone che comprende anche Inter e Genoa. Tanti cambiamenti in casa viola: nuovo allenatore, volti nuovi in rosa e un gruppo che sta lavorando per amalgamarsi dentro e fuori dal campo. Per accompagnarvi al meglio alla nuova stagione, ecco cinque schede per conoscere tutto sul mondo viola. Si è chiuso il ciclo di Sebastián De La Fuente e dal 1° luglio è ufficialmente iniziata l’era di Pablo Piñones Arce. Ex attaccante con esperienze tra Svezia, Italia e Danimarca, ha iniziato la carriera da allenatore come assistente all’Hammarby maschile, passando poi al Frej e infine alla formazione femminile dell’Hammarby. Con le svedesi ha compiuto una vera impresa: tre anni per salire dalla seconda divisione al titolo nazionale e alla vittoria della Coppa di Svezia. La sua filosofia è chiara: calcio fisico, intensità, pressione alta, ma anche un forte senso di professionalità dentro e fuori dal campo. Per questo motivo, lo spogliatoio viola ha visto l’introduzione di regole ferree: puntualità agli allenamenti e agli appuntamenti, rispetto degli spazi comuni del Viola Park (con ordine e pulizia sempre garantiti), uso limitato dei telefoni in determinati momenti della giornata e grande attenzione all’alimentazione. Tutti principi che lo stesso tecnico rispetta in prima persona, per trasmettere alle giocatrici il senso di disciplina e responsabilità. “Abbiamo lavorato poco più di un mese insieme, credo che la squadra sia pronta ma dobbiamo avere pazienza: è un gruppo nuovo, con idee nuove. Più che pensare alle avversarie dobbiamo pensare a noi stessi e a ciò che abbiamo provato in allenamento. L’importante è avere fiducia nel processo e mantenere l’intensità, con e senza palla. Lo staff e le giocatrici stanno lavorando molto bene, sono sicuro che presto si vedrà la nostra identità” ha dichiarato Piñones Arce alla vigilia della sfida di domani. È stata un’estate movimentata per la Fiorentina. Otto gli innesti che hanno arricchito la rosa, a partire dal colpo di mercato più scintillante: l’attaccante svedese Lina Hurtig, fresca di trionfo in Champions League con la maglia dell’Arsenal, chiamata a dare peso e qualità al reparto offensivo. In difesa sono arrivati rinforzi di spessore come l’olandese Ilse Van Der Zanden, la norvegese Emilie Woldvik e la connazionale Oda Mathilde Johansen, oltre a Benedetta Orsi, prelevata dal Sassuolo e già legata al club fino al 2027. Anche le fasce hanno trovato nuova linfa con la belga Sarah Wijnants, mentre in mediana c’è curiosità per l’islandese Katla Tryggvadottir. Tra i pali, invece, si registra il nuovo arrivo della serba Sara Cetinja. Accanto a queste novità, la società ha voluto confermare l’ossatura storica del gruppo: da Alice Tortelli a Michela Catena, fino a Madelen Janogy. Il trio danese Faerge, Bredgaard e Snerle è pronto a mettere in campo l’esperienza internazionale, mentre Cecilie Fiskerstrand continuerà a difendere la porta viola. Importante anche il riscatto di Agnese Bonfantini dalla Juventus, ulteriore segnale della volontà di costruire un progetto solido e a lungo termine. Un gruppo internazionale porta inevitabilmente culture e lingue diverse, ma in casa viola si lavora con attenzione per costruire coesione e spirito di squadra. Lo staff ha così organizzato tre pomeriggi di team building pensati per rafforzare il legame tra le calciatrici. Il primo appuntamento è stato all’interno del Viola Park, dove le giocatrici hanno vestito i panni di chef partecipando a una vera e propria sfida culinaria insieme alla brigata di cucina: divise in squadre, hanno preparato pizza e tiramisù contendersi il titolo di Masterchef Viola. In un secondo momento, la Fiorentina ha collaborato con l’organizzazione no profit Plastic Free, prendendo parte a una giornata di impegno ambientale sulle sponde dell’Arno. In poco più di un’ora le viola hanno raccolto ben 150 chili di rifiuti, dimostrando che anche un piccolo gesto collettivo può fare la differenza per la comunità. L’ultima tappa, infine, ha unito calcio e cultura: grazie alla Fondazione Art With Love, le calciatrici hanno imbracciato pennelli e tele per dipingere la propria versione del Duomo di Firenze, rafforzando il senso di appartenenza e di vicinanza alla città. Si respira un’aria serena ed eccitata – ha detto Michela Catena –. All’inizio non eravamo tutte per via degli impegni delle compagne con le Nazionali, ma nonostante la provenienza da Paesi diversi, ci siamo trovate subito bene. È un gruppo solare, con tanta voglia di fare. Personalmente vivo questa stagione come una crescita: non sono una che parla molto nello spogliatoio, ma voglio dare tutto in campo e diventare un punto di riferimento anche fuori”. Il debutto ufficiale sarà nella Serie A Women’s Cup, novità assoluta introdotta dalla FIGC. Le 12 squadre di Serie A sono suddivise in tre gironi da quattro: la Fiorentina se la vedrà con Como, Inter e Genoa per cercare la qualificazione alle Final Four. Il campionato, invece, torna a un formato più lineare: 12 squadre, girone unico con partite di andata e ritorno, abbandonando il discusso sistema con Poule Scudetto e Poule Salvezza. Per le viola l’esordio sarà il 5 ottobre a Napoli, campo che nelle ultime stagioni si è rivelato ostico, prima del debutto casalingo contro l’Inter. In Coppa Italia, l’obiettivo è chiaro: conquistare il terzo titolo. Dopo la dolorosa sconfitta ai rigori contro la Roma nel 2024, la Fiorentina entrerà in corsa dagli ottavi di finale, in trasferta contro la vincente tra Bologna e Freedom il 21 dicembre. Da lì potrebbe iniziare un percorso che, tra quarti e semifinali, metterà ancora una volta la Juventus sulla strada delle viola. La Fiorentina si presenta quindi con una rosa rinnovata, un allenatore ambizioso e un gruppo che ha già cominciato a fare squadra anche fuori dal campo. La strada è lunga, ma l’obiettivo è chiaro: restare protagonista tra le big del calcio italiano. [promo_web_app]