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Guagni: “Resto in viola e vinco con Commisso”

La colonna delle Women's viola e nazionale azzurra si racconta sulle colonne di ViolaNation, tra scelte di cuore e il legame con la città di Firenze.

Paolo Poggianti

Alia Guagni, icona della Fiorentina Women's ha rilasciato una lunga intervista a ViolaNation.

La calciatrice viola, dopo aver detto no in estate alle sirene di mercato provenienti da Madrid, ha firmato il rinnovo di contratto.  Così facendo si è guadagnata ancor più la stima dei tifosi e dello stesso Rocco Commisso. Il patron viola si è detto commosso dalla scelta di Alia parlando di lei come una "bandiera" ed un esempio da imitare. La sua è stata senz'altro una scelta di cuore, di amore verso i tifosi e la SUA città: Firenze.

Se non avesse sfondato nel mondo del calcio?

"Sarei diventata una maestra, ma spero di rimanere alla Fiorentina!"

Il consiglio che si sente di dare ai giovani che guardano a lei:

"Seguire sempre i propri sogni e godersi ogni momento"

L'eroe che aveva da bambina:

"Wonder Woman, perchè è in grado di volare".

I suoi primi passi nel mondo del calcio:

"Ho trascorso tutta la mia vita a Firenze. Ero una ragazza tranquilla. Mio cugino giocava in una squadra giovanile vicino casa ed era sempre felice con la palla fra le mani. Lo seguivo ovunque, così ho voluto anch'io provare con il calcio. Mi sono innamorata di questo sport in quello stesso istante".

La sua esperienza negli USA:

"L'esperienza a Seattle è stata una delle più importanti della mia vita. Negli Stati Uniti la vita di una calciatrice è completamente diversa. Ho conosciuto molti amici e mi ha permesso di sperimentare un diverso stile di gioco".

Il ricordo più piacevole in maglia viola:

"La Fiorentina è molto importante nella mia vita. Sin da quando ero bambina seguivo le partite allo Stadio Franchi. Il momento che ricordo con più piacere è la vittoria della Supercoppa in maglia viola contro la Juventus!".

E in nazionale:

"Assolutamente l'esperienza della Coppa del Mondo in Francia, quest'estate. È stata incredibile e non lo scorderò finché vivo".

Sul no al Real Madrid:

"La decisione di rifiutare la proposta dei Blancos è stata semplice perchè amo la mia città, la mia casa e la Fiorentina: sono la mia famiglia. Credo che possiamo fare grandi cose qui".

Sul riconoscimento di "Giocatrice dell'anno":

"Per me è stato un grande onore riceverlo per la seconda volta. È un premio che dedico alla squadra che ha lavorato duramente con me per migliorarci".

Sulle parole al miele che Commisso ha avuto per lei:

"Rocco è arrivato a Firenze solo qualche mese fa, ma dal primo giorno abbiamo percepito le sue vibrazioni positive. Ci ha incontrate e fatto vedere che crede anche nella squadra femminile. Mi ha chiamato la notte dopo la mia decisione ed era orgoglioso di me e della mia decisione che lo ha reso estremamente felice. Questo segnale positivo mi ha sorpreso e fatto pensare che qualcosa stesse cambiando. Possiamo fare grandi cose assieme".

Sulla definizione di bandiera utilizzata dal Presidente:

"Lui e i fiorentini mi chiamano bandiera e questo è un onore incredibile. Sono dove devo essere e dove voglio stare, con la mia gente, la mia città e la mia famiglia. La maglia viola che indosso è la mia seconda pelle".

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