È difficile, davvero difficile commentare con lucidità quello che è successo e anche quello che non è successo oggi al Franchi. Pensiamo possano bastare le pagelle e l'opinione a caldo dallo stadio del nostro vicedirettore, dunque non aggiungiamo ovvietà e non impiliamo parole già spese in più occasioni dall'inizio di novembre a questa parte.

NEL BARATRO
Vanoli in bilico, déjà vu: riflessioni e alternative, cosa può succedere ora
Ecco, però, proprio dall'inizio di novembre: sarebbe curioso, ma dalla prospettiva viola è inquietante, notare la terrificante analogia tra il post Fiorentina-Lecce 0-1 e il post Fiorentina-Verona 1-2: sconfitta di misura pesantissima contro una diretta concorrente per la salvezza, contestazione, società che si prende del tempo per riflettere e squadra in ritiro a data da destinarsi, con una trasferta di Conference League all'orizzonte. Com'è andata allora lo sappiamo, ovvero esonero di Pioli, Galloppa ad interim e infine Vanoli. Ora invece, cosa succede?
Succede che entro domani i dirigenti, da parte dei quali non risultano passi indietro in arrivo, prenderanno una decisione sul tecnico. Se questi non si dimettesse spontaneamente, per allontanarlo occorrerebbe il secondo esonero stagionale. E in questo caso? Ci avvaliamo, come avviene attorno ad ogni sessione di mercato, dell'aiuto di Nicolò Schira e quindi eventualmente (e sottolineiamo eventualmente, dato che non ci sono ufficialità) saremmo in grado di fornirvi aggiornamenti in tempo pressoché reale.
Pioli è ancora sotto contratto, ma visto com'è maturato l'addio è da escludere che venga richiamato. Galloppa è la soluzione a impatto zero sul bilancio, ha destato una discreta impressione nonostante la sconfitta di Mainz, anch'essa maturata all'ultimo, e rimarrebbe una possibilità. Ballardini, oggi sugli spalti a seguire la partita come lo era al Bentegodi per Verona-Atalanta, ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport di attendere una chiamata dalla Serie A. Infine, altre due strade: una porta a Beppe Iachini, che ovviamente rimane molto legato alla Fiorentina e cercherebbe in ogni modo di darle una mano; l'altra a Roberto D'Aversa, già contattato per il dopo-Pioli ma superato da Vanoli anche grazie ad un sentimento popolare che arrideva al secondo. Chissà quali sarebbero gli exit poll adesso...
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