Ricorrono 60 anni dal primo scudetto che “non si scorda mai”, come recita il sottotitolo di “Fiorentina come nel ‘56” (goWare) eBook di Raffaello Paloscia, il decano dei giornalisti sportivi toscani.
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Raffaello Paloscia a VN: “Ai Della Valle manca l’entusiasmo”
Per il decano dei giornalisti sportivi toscani “no alle contestazioni, ma bisogna investire”
Ne hai viste tante, Raffaello, un giudizio storico sulla Fiorentina attuale?
“La Fiorentina vista nel girone di andata la metterei subito dopo le squadre dello scudetto e alla pari delle migliori di Prandelli e Montella negli ultimi anni quando la Fiorentina ha giocato anche in Champions. Io credo che la Fiorentina abbia la possibilità di riprendersi da questo momento non molto felice e tornare a lottare per il vertice. Tutto dipende dalla campagna acquisti che è partita in ritardo ed è ancora in pieno svolgimento”.
Di che cosa ha bisogno questa Fiorentina?
“Di almeno un grandissimo difensore, se poi fossero due ancora meglio. Sousa si è fissato su Lisandro Lopez che però ha un po’ bloccato la campagna acquisti della Fiorentina. Sousa sperava che Lisandro Lopez arrivasse in largo anticipo, è successo invece che adesso è titolare del Benfica per l’infortunio di Luisao così la Fiorentina ora è spiazzata e deve trovare nomi nuovi come De Maio e altri ancora. Naturalmente la speranza di Sousa è contare ancora su Lisandro Lopez, da lui considerato il giocatore ideale. Con la difesa vista nelle ultime partite la Fiorentina ha poche speranze di reggere il ritmo di squadre come Napoli e Juventus”.
Chi pensi che arriverà dal mercato?
“Penso Lisandro Lopez che secondo me ha anche il piccolo difetto di doversi ambientare nel gioco della Fiorentina nel campionato italiano. Ammesso che arrivi e sembra molto difficile. Poi c’è anche la necessità di un centrocampista perché nei mesi di gennaio –febbraio cominciano squalifiche e infortuni e la Fiorentina li sta già scontando, vedi Gonzalo contro il Milan e Vecino e Badelj contro il Torino. La rosa della Fiorentina non permette di ovviare alle assenze. Quando Sousa non può contare sui titolari emergono difetti in ogni reparto. Oltre alla stanchezza di qualche giocatore, come quella accusata da Kalinic”.
Che fare con Rossi?
“Rossi lo terrei. È un caso perché lui vuole giocare ma Sousa non può permettersi di farlo partire titolare al momento. Se Rossi riuscisse finalmente a ritrovare una condizione fisica accettabile, sarebbe uno dei migliori acquisti della Fiorentina. Per ora utilizzato solo come riserva, entrato a partita cominciata, io spero che ritrovi la condizione fisica di un tempo. Una coppia Rossi - Kalinic al massimo della condizione sarebbe una delle migliori del campionato e ridarebbe quella forza in attacco mancata nelle ultime partite”.
A chi contesta Della Valle che cosa dici?
“Le contestazioni non le ammetto. Ammetto le critiche. I Della Valle l’hanno presa in C2 e portata in Champions League. Ci hanno fatto vedere dei giocatori molto forti fino a quando l’entusiasmo li ha sorretti. Qualche contestazione ha fatto passare un po’ questo entusiasmo soprattutto in Diego e la Fiorentina ne ha risentito. Se si va avanti con questa specie di autarchia – non investire più di quanto entri dalle cessioni - è un grave errore perché se la Fiorentina dovesse conquistare un posto in Champions i milioni investiti in questa campagna acquisti rientrerebbero automaticamente con quelli della prossima stagione”.
Due scudetti: ritieni possibile nel calcio di oggi il terzo?
“Difficilissimo, proprio questa stagione lo sta dimostrando. La Fiorentina è stata al comando della classifica però a gioco lungo, come era logico, stanno venendo fuori le squadre con rose di giocatori più vaste e tecnicamente più forti. Per puntare allo scudetto bisogna investire. La Fiorentina ha le basi per una squadra molto forte per lottare ai massimi traguardi però ha bisogno di investire su veri campioni, cosa che nella campagna acquisti attuale non so se potrà avvenire. Lottare per lo scudetto nel campionato italiano è molto difficile perché comanda il dio quattrino. Se i Della Valle, che sono una grande potenza, tornassero ad avere l’entusiasmo di qualche anno fa, come ai tempi di Prandelli in Champions League, la Fiorentina potrebbe tornare ad essere la grande squadra di un tempo. Sono passati 60 anni dal primo scudetto. Anche per questo motivo io ritengo che i Della Valle debbano essere spinti a riproporci qualcosa di più di quanto proposto finora. Una garanzia è Sousa, un ottimo allenatore, una scommessa vinta, io spero che riesca a imporsi ai dirigenti e a convincerli che la Fiorentina ha tutte le possibilità per lottare con le squadre migliori del campionato”.
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