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La CBR che fa volare la Primavera. E Palladino osserva interessato

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La Fiorentina si sta costruendo in casa l'attacco del futuro? La risposta la darà solo il tempo, ma intanto i risultati della Primavera sono sotto gli occhi di tutti
Stefano Fantoni Redattore 

La Fiorentina si sta costruendo in casa l'attacco del futuro? La risposta la darà solo il tempo, ma intanto i risultati della Primavera sono sotto gli occhi di tutti. D'accordo, le giornate di campionato sono solo otto, però la Fiorentina di Daniele Galloppa è da sola al comando e, insieme alla Cremonese, vanta il miglior attacco del torneo. Venti reti realizzate, una media di 2,5 a partita, una concretezza negli ultimi sedici metri che ha consentito di ottenere sei vittorie (e due sconfitte).

L'oligopolio del gol

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Quella viola però non è una cooperativa, quanto un oligopolio dove tre attori ricoprono lo stesso peso. È la CBR viola: Caprini-Braschi-Rubino. Tutti classe 2006 e tutti on fire: 6 reti in 8 presenze per Braschi e Rubino, che vestono il viola fin da piccolini; 5 centri in 7 apparizioni per Caprini, alla sua terza stagione con il giglio sul petto dopo trascorsi con Milan, Novara e Entella.


Reduci da una stagione di apprendistato nella categoria con risultati diversi (12 reti per Caprini, 11 Rubino, 2 Braschi), insieme a Presta (due gol finora) la CBR rappresenta la certezza granitica della formazione di Galloppa: non sai quando, ma se si accende la miccia poi sono fuochi d'artificio. E dolori per le difese avversarie.

Ma in campo?

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Braschi classico centravanti d'area di rigore, presenza fastidiosa per i marcatori e letale per i portieri avversari. Rubino dieci moderno, letale sui piazzati e capace di svariare su tutta la trequarti. Caprini una molla capace di scaraventare frigoriferi all'incrocio dei pali, parte da sinistra ma sa giocare anche da nove atipico. Con Presta che agisce sulla destra viene fuori un quartetto che se entra in modalità tornado travolge gli avversari senza via di scampo.

E se Palladino...

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L'esplosione di Caprini, Braschi e Rubino può rappresentare una risorsa rilevante anche per la prima squadra. Palladino ha perso Gudmundsson e spera di non dover rinunciare a lungo anche a Kean. Tra le seconde linee si è ripreso Beltran, c'è il sempre generoso Kouame, mentre Ikone e Sottil non danno segnali. Il Viola Park concentra attenzioni e scambio di idee, chissà che il calendario fitto non possa portare la CBR viola a mettersi in mostra anche con i grandi.

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