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PAGELLONE VN: Bonaventura il top, bocciati Igor e Jovic

Simone Bargellini Vice direttore 

NICO GONZALEZ 7: Quasi non pervenuto nella prima parte di stagione, è tornato da protagonista da gennaio in poi. Seppur nella sua discontinuità (e grazie anche a qualche rigore) ha messo insieme un bottino di ben 14 gol. E soprattutto è venuto fuori nelle partite che contavano (doppietta al Basilea, gol all'Inter, assist col West Ham), come fanno i grandi giocatori.

IKONE' 5,5: Per lui i gol sono 6 più 8 assist, numeri più che accettabili (al netto dei tanti gol mangiati), ma il salto di qualità invocato da molti non si è visto. Anzi, nei primi mesi ha infilato insufficienze in serie, poi è cresciuto dopo la sosta senza però mai diventare una certezza.

SOTTIL 5: Il lungo stop è senza dubbio un'attenuante, ma non basta a giustificare una stagione complessivamente deludente. Appena 1 gol, seppur pesante, in 26 presenze e una seconda parte di stagione che ne mette in dubbio persino la permanenza in viola.

SAPONARA 6,5: Come molti suoi compagni ha iniziato male, a tratti molto male. Poi però ha saputo tirare fuori sprazzi di grande classe, distribuiti in 6 gol e 7 assist. Se la Fiorentina è arrivata ottava è anche grazie a quello che lui ha fatto col Sassuolo.

BREKALO sv: Il sospetto che il suo acquisto fosse più in ottica futura, si è rivelato fondato. Poche presenze, 3 pali e un giudizio da rimandare alla prossima stagione.

KOUAME 6,5: Il Ranieri dell'attacco, ha iniziato da esubero e ad un certo punto è diventato imprescindibile. Il migliore della Fiorentina fino a gennaio, poi il calo e un parziale accantonamento. E' riemerso nelle ultime settimane e per centimetri (il palo di Praga) non è entrato nella storia.

JOVIC 5: La scommessa è stata persa. La speranza di ritrovare il giocatore di (ormai) 4 anni fa è naufragata dopo tante, troppe, occasioni sprecate. 13 gol ma soltanto 6 in campionato, davvero poco per chi ha un ingaggio da top player e dovrebbe fare la differenza.

CABRAL 6+: Merita elogi per l'atteggiamento, per come ha continuato a crederci anche quando Italiano lo aveva relegato a terza scelta. A gennaio, dopo un anno dal suo arrivo, quando la bocciatura sembrava ormai conclamata, lui è esploso iniziando a segnare a raffica. Peccato per gli acciacchi che hanno condizionato il suo finale di stagione.

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