A Bruges ha consegnato la palla a Beltran, a Cagliari è toccato ad Arthur. Nico Gonzalez non calcia più i rigori, ma nella finale di Atene?
"Non è mica da questi particolari che si giudica un calciatore". Oggi la colonna sonora della redazione di Violanewsè impreziosita da questa meravigliosa canzone di Francesco De Gregori. "La leva calcistica della classe '68" del Principe romano è perfetta per descrivere il rapporto che vive attualmente Nico Gonzalez con i tiri dal dischetto. L'argentino ha iniziato l'anno da rigorista designato e incontrastato della squadra. Tre i goal segnati in questa stagione, l'ultimo il 30 novembre 2023, poi Nico si è inceppato. Col 2024 è arrivato il primo errore dagli undici metri: Fiorentina-Inter, il 28 gennaio, quando il numero 10 si fece ipnotizzare da Sommer. Nemmeno un mese più tardi, il 26 febbraio, e arrivò il secondo errore con la Lazio, con Provedel a parare. Da quel momento in poi l'argentino non si è più presentato sul dischetto. A Bruges ha consegnato la palla a Beltran, a Cagliari è toccato ad Arthur col brasiliano glaciale nello spiazzare il portiere.
Solo chi tira sbaglia
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La stagione racconta che dagli undici metri si sono dimostrati infallibili Beltran e Nzola, così come Arthur e Sottil. Pesanti invece gli errori di Biraghi contro la Roma, di Bonaventura con il Sassuolo ed Ikonè che sparò in curva in Arabia Saudita contro il Napoli. E ad Atene? La domanda sorge spontanea: se mercoledì dovesse esserci un rigore in favore della Fiorentina, chi lo calcerebbe? E soprattutto, Nico Gonzalez sarebbe tranquillo nel prendersi la responsabilità di tirare un rigore decisivo? Naturalmente ci auguriamo di arrivare a mercoledì senza doverci occupare di questo problema. Probabilmente se lo augura lo stesso numero 10 che intanto è chiamato ad essere protagonista nella partita più importante per la stagione, sua e della Fiorentina. A lui ci sentiamo soltanto di ricordare la massima che sui rigori vale per tutti, dai pulcini fino ai grandi campioni: "solo chi li tira li sbaglia".