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Lo smacco-Scamacca e il problema della Fiorentina: tanta spesa, poca resa

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Scamacca, ma non solo: la resa dei giocatori dell'Atalanta rispetto a quanto sono stati pagati fa impallidire i viola
Federico Targetti
Federico Targetti Redattore 

No, non doveva esserci,Gianluca Scamacca. Il centravanti romano ha giocato e, in buona sostanza, deciso la semifinale di ritorno di Coppa Italia con un gol spettacolare e l'assist per il 3-1 di Lookman, ma all'andata un suo intervento-killer su Milenkovic è stato graziato con un semplice giallo. Recriminare serve a poco? Giusto, allora visto che Scamacca ci ha impedito di raggiungere la seconda finale consecutiva almeno serviamocene per analizzare ciò che non funziona. E non solo sul campo.

Scamacca, un affare

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L'ex Sassuolo era andato al West Ham per sfondare nella Premier League, il campionato più bello del mondo: è stato un flop, anche se ha alzato al cielo la Conference League, senza giocare nella finale contro, indovinate un po', la Fiorentina. Il viola sembra portargli bene quando lo affronta. Ad ogni modo, nell'estate del 2023 ha espresso il desiderio di tornare in Italia, e Milan e Inter erano disposte a soddisfarlo con un prestito. In questo quadro si è inserita l'Atalanta: 25 milioni cash, no bonus, no opzioni, e lo hanno portato a Bergamo. I risultati sono stati inizialmente altalenanti, ma adesso ci sono pochi dubbi su chi abbia i numeri per guidare l'attacco della Nazionale di Luciano Spalletti a Euro 2024.


Atalanta-Fiorentina sul mercato, altro che 4-1

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Mettiamo un po' a confronto i protagonisti di ieri, partendo proprio da Scamacca e allargando via via lo spettro. Dicevamo, 25 milioni, proprio come Beltran dal River Plate. Con la differenza che uno è un centravanti e l'altro, abbiamo scoperto, un trequartista di buona prospettiva con qualche gol nei piedi. Almeno il Vikingo si rende utile, a differenza di Nzola che secondo alcuni è addirittura fuori rosa dopo essere costato la bellezza di 13 milioni di euro. Il confronto, poi, tra le due "frecce" di riserva, Lookman e Ikoné, è impietoso: il viola è costato 15 milioni, il nerazzurro circa 10. Centrocampo: Mandragora poco più di 8 milioni, Koopmeiners 14. Ci sta, ma se vi ricordiamo che Duncan è stato pagato 15? Esterni: Parisi, 10 milioni per fare da riserva di Biraghi almeno nel primo anno, è costato praticamente quanto Zappacosta (7), Hateboer (poco più di 1), Holm (2,5 di prestito oneroso) e Ruggeri (vivaio) messi insieme. Poi sbagliano anche loro: Bakker quasi 10 milioni e non gioca mai. Ma hanno chi brilla al posto suo. Il problema, dunque, non sta nelle risorse, ma nel come vengono impiegate. L'addio del dt Burdisso potrebbe essere l'occasione di inserire in società una figura che possa portare più verso la Fiorentina l'ago di questa bilancia pendente in maniera notevole verso l'Atalanta. Il 4-1 di ieri è una conseguenza abbastanza naturale, anzi è maturato fin troppo tardi per quelli che erano i valori in campo.

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