La Fiorentina è alla ricerca di un ex viola che faccia da collante tra squadra e società. Riportare a Firenze Rui Costa sarebbe bellissimo e romantico, ma è difficile che la trattativa vada a buon fine. Ecco allora rispuntare il nome di Martin Jorgensen che si è detto pronto in caso di una chiamata da parte dei Della Valle (LEGGI QUI). Violanews.com ha intervistato un suo vecchio compagno di squadra: Fabio Liverani.
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Liverani a VN: “Jorgensen alla Fiorentina sarebbe un valore aggiunto”
"Sarebbe stato difficile vedere Rui Costa con Corvino. Jorgensen è una persona vera e competente, non è una seconda scelta"
"Jorgensen è una grande persona, umanamente è stato un uomo importante per la Fiorentina. Il suo ingresso in società sarebbe un valore aggiunto. Spero possa dare una mano alla Fiorentina, visto che è sempre stato legato al club e alla città".
Si è parlato di Rui Costa, ma il ritorno del portoghese a Firenze è difficile. Quella di Jorgensen non sarebbe una scelta, un rincalzo da parte della Fiorentina?
"In Portogallo Rui Costa svolge un lavoro in prima persona e importante a livello decisionale come quello del direttore sportivo. Sarebbe stato difficile vedere Rui Costa a Firenze con Corvino. Martin, invece, è agli inizi e per questo può essere una spalla importante per il direttore. I due già si conoscono. La presenza di Jorgensen penso sia più fattibile per un progetto. Non esistono prime o seconde scelte. C'è un progetto e quello che va per il bene della società".
Qual è la qualità migliore di Jorgensen e che, quindi, potrebbe tornare utile nel fare da collante tra squadra e società?
"E' una persona vera, competente e riflessiva. Può essere d'aiuto anche nei momenti meno felici. Ha sempre avuto i piedi per terra ed è in grado di lavorare e giudicare con obiettività e serenità. Lo reputo adatto per questo ruolo. Ha grandi competenze non solo umane, ma anche tecniche".
Come giudichi il ritorno di Corvino?
"Ha fatto un gran percorso a Firenze. Con lui la Fiorentina è cresciuta. La squadra è arrivata in Champions League e in semifinale di Coppa Uefa. C'erano grandi giocatori, ma anche giovani interessanti. La società e Corvino si sono ritrovati perché evidentemente c'erano dei punti d'incontro importanti per proseguire il progetto".
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