I NOSTRI VOTI

VN – Il pagellone del mercato: acquisti, cessioni e totale, noi la pensiamo così

Redazione VN

Acquisti: le impellenze erano due: il centrocampo ed il vice Kean. La prima è stata assolta con disinvoltura, la seconda no. Folorunsho riporta sostanza e dinamismo, fattori che mancavano dallo stop di Bove, mentre Ndour e Fagioli prospettiva e qualità. Zaniolo, poi, può essere un grande colpo se ritrovasse la serenità e la spensieratezza in un ambiente ideale (vedere Kean per credere), mentre Pablo Marì è un fedelissimo di Palladino che aiuterà il reparto a rimodularsi con altri assetti alla bisogna. Cosa manca? Quello che abbiamo detto all’inizio: un vice Kean. Beltran può essere adattato come Zaniolo in quel ruolo, magari in un 4-3-3 da “falso nueve”, ma il vero rischio da ora in poi è che venga un “raffreddore” al bomber della Fiorentina. Squadra rafforzata, con più qualità, che si adatterà con ogni probabilità a nuovi assetti (di fatto come esterno “puro” rimane solo Colpani), ma che ha tutte le carte in regola per ambire a qualcosa di importante. Vice Kean o no. E con la qualità, adesso, i margini di giustificazione calano ulteriormente. In una parola: rivoluzione. Voto 7

Cessioni: Sottil, Martinez Quarta, Biraghi, Kouame. La Fiorentina ha dato un netto segnale con queste operazioni e ha deciso di rinnovare ulteriormente dopo la rivoluzione copernicana di agosto. L’operazione più importante? La permanenza di Comuzzo: ciò dimostra che, almeno fino a giugno, la volontà è quella di provare a raggiungere un obiettivo maggiore rispetto alla Conference. Quella più ambigua? Quella di Kayode. Cedere un altro giovane di prospettiva a quelle cifre al Brentford risulta originale (a quel punto meglio sfruttare le maxi offerte inglesi dell’anno passato), considerando anche che a destra Moreno come vice Dodo è totalmente un’incognita. La volontà di distaccarsi dal passato per andare ad accontentare le richieste di Palladino mostra un’idea precisa di futuro (almeno quello immediato). Voto 6,5

VOTO AL MERCATO: 7