Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

OLTRE SPALLETTI

Tra l’esperanto e la torre di Babele: ecco il progetto totalizzante di Palladino

Tra l’esperanto e la torre di Babele: ecco il progetto totalizzante di Palladino - immagine 1
Si può davvero prescindere dai numeri e disporre undici giocatori in campo in maniera diversa ogni volta, tenendo solo un canovaccio di base? Queste sembrano le intenzioni di Palladino, che adesso può contare sul passepartout Gudmundsson
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Una volta scollinato il day-after di Fiorentina-Lazio e speso tutto l'inchiostro necessario per parlare del cambio di modulo che abbiamo visto, proviamo a guardare oltre. E qual è la prima cosa da fare per sbirciare nel domani? Certo, girarsi un attimo e tornare a ieri. Più precisamente all'inizio di settembre, quando Luciano Spalletti, ct dell'Italia, ha dato il via al cammino azzurro in Nations League con, appunto, un cambio di modulo, passando dal 4-2-3-1 al 3-5-2. "Ho rimesso tutti nelle loro posizioni, andremo avanti così". Un po' quello che potrebbe passare nella testa di Raffaele Palladino dopo la vittoria di domenica: via Biraghi da terzo, difesa a quattro con Comuzzo e Ranieri nei loro ruoli, un paio di aggiustamenti, tipo Bove largo a sinistra, resi necessari dal numero di cambi non illimitato. Però qui le strade di Spalletti e Palladino divergono.

Non si butta via nulla

—  

Innanzitutto perché, come abbiamo avuto modo di accennare a caldo, gli schieramenti con la difesa a tre rimangono una risorsa e si può continuare a lavorarci nell'agio del Viola Park per sorprendere alcune tipologie di avversario. Palladino lo farà, lo ha sempre fatto, ci stupiva solo non vederglielo fare in queste prime uscite da allenatore della Fiorentina. E poi ci sono giocatori che, se le sbavature di inizio stagione saranno corrette alla lunga, sapranno far brillare disposizioni come quella scelta per prima dal tecnico: Gosens e Colpani, che comunque si possono disimpegnare da terzino sinistro e da esterno destro. Antonio Conte, parlando di un eventuale 3-5-2 per il Napoli, ha chiarito: "No, ammazzerei troppi giocatori schierandomi così". Il riferimento, a naso, è a Politano e Neres, ali pure come Sottil e Ikoné. Ecco, Palladino, anche se sceglierà di non affidarsi al tridente, non li "ammazzerà", perché quando li vorrà usare cambierà serenamente modulo per valorizzarli. (continua sotto)


Il tentativo dell'esperanto

—  

Non è per nulla semplice: se volessimo vedere i vari moduli come se fossero lingue, quella di essere un poliglotta calcistico è prerogativa di pochissimi geni di questo sport. Quel che sta facendo Palladino è tentare di insegnare a tutti una sorta di "esperanto", la lingua comune europea composta da tratti semplificati dei vari idiomi che alla fine dell'Ottocento è stata proposta per eliminare tutte le barriere tra popoli. Non è andata benissimo, visto che a più di un secolo di distanza nessuno la parla, ma qui si tratta di intervenire su un campo da calcio e non sull'intera popolazione mondiale. Il vocabolario, la grammatica e la sintassi del calcio non sono sconfinati come quelli delle lingue, conoscerli tutti per interpretarli in certi frangenti si può, tenendone uno o due come base; inoltre, non avendo tra le mani una nazionale, l'ex Monza può lavorare fino allo sfinimento sull'elasticità che va ricercando, e non è costretto a perfezionare questo o quello spartito come invece deve fare Spalletti con l'Italia; ultimo ma non ultimo, Rocco Commisso ha la pazienza necessaria per consentire a questo seme di fiorire e fruttare. Il rischio? Che invece dell'esperanto si venga a creare quello che si legge nell'episodio biblico della torre di Babele (cfr Gen. 11, 1-9): di colpo ognuno parla la sua lingua, nessuno si capisce con il prossimo e la costruzione rimane incompiuta. "Non mi piacciono le vie di mezzo", ha detto parlando del coraggio chiesto alla squadra all'intervallo contro la Lazio: no, l'ambizione, quella che è stata designata come parola d'ordine a giugno, non manca di certo.

Tra l’esperanto e la torre di Babele: ecco il progetto totalizzante di Palladino- immagine 2
tutte le notizie di