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L'intervista

Iachini a VN: “Gudmundsson vale Kvara, ma Sottil e Ikoné serviranno a Palladino”

Iachini a VN: “Gudmundsson vale Kvara, ma Sottil e Ikoné serviranno a Palladino” - immagine 1
Il pensiero dell'ex allenatore viola Beppe Iachini, in esclusiva ai nostri microfoni, sulla nuova Fiorentina di Palladino
Tommaso Ormini

Chi meglio di un suo collega, che tra l'altro ha ben chiaro cosa voglia dire lavorare nella società di Rocco Commisso, può aiutarci nell'analizzare il momento che sta vivendo Raffaele Palladino? Proprio peer questo la redazione di ViolaNews è andata a "disturbare" l'ex allenatore (nonché giocatore) della Fiorentina, Beppe Iachini, che ai nostri microfoni ci ha raccontato, tra le altre cose, alcuni singoli che ha allenato (ancora presenti nella rosa) e la sua personale opinione sull'attuale tecnico e sulla questione modulo:

Ciao Beppe, cosa ne pensi di questo inizio della Fiorentina, di Raffaele Palladino e del suo cambio di modulo attuato con la Lazio?

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"Palladino è un allenatore bravo ed emergente, è arrivato da poco tempo a Firenze, quindi è normale che ci voglia un po' di tempo per far assorbire alla squadra le sue idee e le sue richieste. L'assenza di un giocatore come Gudmundsson nelle prime partite ha pesato tanto, e la differenza domenica si è vista. Serve un po' di pazienza".


Credi che con un eventuale cambio di modulo possa crearsi troppo affollamento sulla fascia sinistra, con Biraghi, Gosens e Parisi?

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"Gosens ha giocato sia a tre che a quattro, quindi non avrà problemi. Il campionato è lungo, le partite da fare saranno come sempre tantissime. Quando giochi tre volte a settimana, con squalifiche e infortuni, non vedo assolutamente un affollamento. L'avere più di una soluzione, anche sugli esterni con Sottil e Ikoné, giova solamente a Palladino, che saprà scegliere anche in base all'avversario. Il fatto di giocare a tre o a quattro cambia poco, dipende dall'interpretazione. L'importante è trovare equilibrio, e sono sicuro che con il tempo Palladino lo troverà".

Tornando su Gudmundsson, vedi l'islandese ai livelli dei top della Serie A, come per esempio Kvaratskhelia?

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"Assolutamente si, è un giocatore molto forte e sottovalutato. La Fiorentina ha fatto un acquisto top in attacco. Già al Genoa ha dimostrato tutto il suo valore, ha sempre segnato ed è sempre stato determinante. Ha un gran tiro, sa difendere, entrare in area per segnare, è un calciatore totale. Adesso è stato fuori un po', anche a lui servirà del tempo e del lavoro per tornare al top della condizione".

Uno che invece sta facendo fatica è Beltran, il cambio di modulo potrà aiutarlo?

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"L'attaccante, come il portiere, è un ruolo particolare all'interno di una rosa. Beltran adesso sta facendo fatica, ma come tutti gli attaccanti vive di momenti. Magari alla prossima partita segna e ritorna ad avere quell'entusiasmo che effettivamente adesso ha un po' perso. Kean appena arrivato a Firenze non aveva la considerazione di molti, però adesso sta facendo vedere le sue migliori caratteristiche e in tanti se ne sono accorti. Il sentirsi ben voluto per un attaccante è fondamentale. L'argentino credo che a Firenze lo sia, ha anche lui caratteristiche importanti, adesso starà a lui prendersi lo spazio".

Ci sono pochi elementi rimasti dalla tua Fiorentina, uno di questi è Terracciano. Cosa sai dirci su di lui?

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"Pietro lo considero uno dei più forti portieri della Serie A, potrebbe giocare titolare ovunque, però avendo in rosa uno come De Gea è normale che ci sia una sana competizione. La Fiorentina sul calciomercato ha agito in modo intelligente, lavorando sul rafforzare la squadra in ogni reparto, aggiungendo alternative di spessore. Con la crescita di molti giovani del settore giovanile, come Ranieri, Comuzzo e Kayode, la società ha creato un bel patrimonio".

Un ricordo anche per Joe Barone.

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"La Fiorentina ha lavorato benissimo in questi ultimi mesi, nonostante la perdita di uno come Joe. Vorrei fare i complimenti a tutti, dal direttore generale fino a Commisso. A Firenze c'è sempre da patire in qualche modo, ma hanno dimostrato di essere forti e di sapersi rialzare. Faccio un in bocca a lupo a tutta la Fiorentina e a tutto il popolo viola, un saluto!"

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