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Pioli in Arabia, cosa non è andato: CR7, zero titoli e un futuro (forse) viola

Matteo Torniai Redattore 

Uno degli episodi chiave della stagione è stato il presunto scontro verbale tra Pioli e Cristiano Ronaldo durante la partita contro l’Al Khoolod. La scintilla? Una sostituzione non gradita. La fiamma? L’insoddisfazione del portoghese verso alcune scelte tattiche dell’allenatore. Il risultato? Tensioni crescenti nello spogliatoio e voci sempre più insistenti sulla richiesta, da parte di CR7, di un cambio in panchina.

Ma se i rapporti interni sono stati tesi, il campo ha dato ben pochi appigli su cui costruire certezze. Il dato più emblematico? I diversi pareggi (7), vera croce del Pioli allenatore. Emblematico lo 0-0 contro il Persepolis (terza forza del campionato iraniano) in Champions asiatica, ma anche i numerosi punti persi in campionato. Rispetto all’Al-Ittihad, mancano almeno cinque vittorie per stare in scia: partite trasformatesi in pareggi o sconfitte per via di un gioco a tratti sterile e poco incisivo. Un déjà-vu che riporta alla mente la stagione 2018/19 alla Fiorentina: 17 pareggi in campionato, una salvezza stiracchiata e l’addio anticipato.

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