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Svelato l'arcano?

Ma quindi, qual è il vero obiettivo della Fiorentina di Raffaele Palladino?

Palladino
Abbiamo analizzato tutte le dichiarazioni in casa Fiorentina. Da Commisso a Gosens, passando per Cataldi e Palladino. Forse, abbiamo capito il vero obiettivo della squadra viola
Giovanni Zecchi
Giovanni Zecchi Redattore 

"Non bisogna soffermarsi sui sogni e dimenticare di vivere", disse Albus Silente in Harry Potter, la nota saga di romanzi di J. K. Rowling. Ed è proprio quello che non deve fare la Fiorentina di Raffaele Palladino in questo finale di stagione. Gli ultimi risultati hanno riportato entusiasmo e forza alla squadra viola, e quel segreto che serpeggia tra le mura del Viola Park riguardo all'obiettivo del gruppo lascia aperti diversi interrogativi. E quindi, è l'ora di chiedersi: qual è il vero obiettivo della Fiorentina di Rocco Commisso?

Partiamo dalle parole del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso,che dalla finale del torneo di Viareggio ha tracciato la via: "Credere alla Champions? Vogliamo fare meglio dell'anno passato". E questo può significare tutto o niente. Ma visto che nel calcio contano i risultati, quel "meglio" si può tradurre solo in due modi: vincere un trofeo europeo, in questo caso la Conference League, o almeno qualificarsi per l'Europa League. Quindi, un'altra qualificazione alla Conference League sarebbe un fallimento?


Anche Robin Gosens sembra pensarla come il suo presidente. Dalle sue parole non traspare alcuna voglia di sognare, anzi. Massima razionalità per il leader del gruppo di Raffaele Palladino che, alla domanda sulla Champions League, ha subito riportato con i piedi per terra tutta Firenze: "La Champions? Vincere la Conference significherebbe anche garantirci un posto in Europa League, che attraverso il campionato non è semplice da ottenere. Credo che la Conference sia un obiettivo concreto per noi". Lo dice Commisso, lo dice Robin: l'obiettivo della Fiorentina prende sempre più forma. Gli fa eco David De Gea,che qualche giorno fa ha parlato proprio di questo: "Adesso vogliamo spingerci più in alto possibile, centrare l’Europa e provare a vincere la Conference". Niente sogni, dunque, solo obiettivi tangibili e concreti.

"Avanti così, senza porci alcun limite",commenta Raffaele Palladino al termine di Fiorentina-Atalanta. Giusto: il condottiero deve far sognare la ciurma. E, come nel caso del ruolo di Folorunsho, un obiettivo troppo definito può diventare un limite mentale per i giocatori. L’allenatore della Fiorentina ci sta lavorando da inizio stagione. Perché questa squadra ha voglia di sognare, di fare qualcosa di incredibile per la città e i tifosi, ma allo stesso tempo Palladino è stato il primo a chiedere equilibrio nei giudizi e il primo a non voler illudere giocatori e tifosi. Per questo, quell'obiettivo fissato nello spogliatoio non può essere un sogno, ma una certezza da perseguire con determinazione.

Proprio per questo motivo stridono, in senso positivo, le dichiarazioni di Danilo Cataldi:"Si lavora per vincere e sollevare un trofeo sarebbe una 'rivincita' per tutti, soprattutto per il recente passato, facendoti entrare nella storia viola. Ma vorrei andare in Champions".Forse è l'unico degli uomini di Raffaele Palladino a parlarne in maniera chiara e concreta. O quasi. Perché dopo il 3-0 contro l'Inter, anche Dodò si è lasciato andare, forse spinto dall'entusiasmo del momento:"Fiorentina in Champions League? Mercato importante, la società ha fatto benissimo. La Champions è il nostro obiettivo, io la conosco e so cosa significa". Quindi, qual è il vero obiettivo della Fiorentina?

Sognare è una cosa, vivere è un'altra. La sensazione è che questa Fiorentina viva per qualificarsi in Europa League, l'obiettivo di Commisso e di questi ragazzi, ma che sogni di arrivare in Champions League. La differenza c’è, è sottile, ma si vede. Perché, come disse Marcel Proust: "... se sognare è un po' pericoloso, il rimedio non è sognare di meno, ma farlo di più".