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Kean, i match con le piccole, l’identità. Le missioni di Pioli alla Fiorentina

Dalla gestione dei casi di mercato alle vicende che riguardano il fattore tecnico. Il tecnico parmense ha già il suo bel da fare
Filippo Caroli Redattore 
Kean, i match con le piccole, l’identità. Le missioni di Pioli alla Fiorentina- immagine 2

Dov'eravamo rimasti? Era l'aprile 2019 quando Stefano Pioli, con un atto di straordinaria dignità, rassegnò le sue dimissioni dalla Fiorentina. Sei anni e passa dopo ne è passata di acqua sotto i ponti e in casa Fiorentina è cambiato tutto o quasi. Dalla proprietà al centro di allenamento, dalla dirigenza allo stesso stadio Franchi. E anche lo stesso Pioli torna a Firenze con un bel carico di esperienza in più (e uno scudetto) nella città in cui ha vissuto emozioni travolgenti. "Quello che possiamo promettere come club, come squadra è che cercheremo di lavorare tutti i giorni con grande serenità, passione ed entusiasmo", ha ammesso con un po' di emozione non appena è entrato all'interno del Viola Park. Già, perché di lavoro da fare Pioli ne avrà parecchio fin da oggi. Le questioni ancora da chiarire sono tante.