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Kean, pensaci bene

Kean e l’Inghilterra: Moise ricorda, non tutti amano come ama Raffaele Palladino

Giovanni Zecchi
Giovanni Zecchi Redattore 
La Premier piomba su Kean, ma il calciatore lo sa bene: non tutti sono come Raffaele Palladino

"Tu sei perfetto, non sbagli mai. In tutto ciò che fai..." canta Elodie in uno dei suoi singoli più famosi e conosciuti. Un brano che tutta Firenze dedicherebbe a Moise Kean dopo la doppietta contro l'Inter. L'attaccante della Fiorentina è sulla bocca di tutti: finalmente il Franchi ha un nuovo bomber che i bambini possono ammirare, amare e sognare. Il record personale di 17 gol in tutte le competizioni, realizzato con la maglia del PSG, appartiene ormai al passato. I 19 gol segnati in 28 partite tra campionato e coppe hanno proiettato l'ex Juventus nell'Olimpo degli attaccanti. Kean sta facendo la fortuna della Fiorentina, ma anche il contrario è vero.

"Se non fa almeno 15 gol, sono un incapace." Avrebbe detto Raffaele Palladino a Daniele Pradè prima che la Fiorentina piombasse sull'attaccante, all'epoca in uscita dalla Juventus. E in quella frase si nasconde il segreto del successo di Moise Kean. Perché l’amore di un allenatore vale mille volte più di qualsiasi qualità tecnica. Kean è sempre stato questo, sia in Inghilterra che in Francia e a Torino. Ma Tuchel, Allegri e Thiago Motta non sono Raffaele Palladino. O meglio, non l'hanno amato come ha fatto lui. Un dettaglio che non va mai dimenticato.

L’allenatore della Fiorentina, sin dal suo arrivo al Viola Park, ha sempre sostenuto i suoi ragazzi, dal primo all’ultimo. Giocatori che, prima di Firenze, erano stati messi da parte dalle loro squadre. Lo abbiamo ripetuto più volte: Kean, Adli, Bove, Cataldi ad agosto. Folorunsho, Zaniolo e Fagioli a gennaio. Tutti giocatori accolti, abbracciati e valorizzati da Raffaele Palladino.

Ed eccoci al tema di oggi: la clausola da 52 milioni.La Fiorentina è stata chiara. Questo dettaglio è stato fortemente voluto dal giocatore, quasi a voler testare quanto il club viola fosse disposto a puntare su di lui. I numeri impressionanti dell’attaccante hanno subito attirato l’attenzione delle big inglesi, ed è più che normale nel calcio di oggi. Con la doverosa premessa che, ad oggi, parlare di un addio sarebbe prematuro e avventato, è comunque giusto guardare avanti. Sicuramente, a fine stagione, Rocco Commisso vorrà fare chiarezza su questo aspetto, rivedendo il contratto quinquennale da 2 milioni netti più bonus a stagione. E magari, con una qualificazione in Champions League a suo favore.


Tutto è ancora da decidere. Le clausole spaventano, ma il passato di Moise Kean gli avrà insegnato qualcosa: non tutti sono come Raffaele Palladino. E Moise Kean potrà essere questo Moise Kean senza Palladino? Ai posteri...