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COSA BOLLE IN PENTOLA

Dzeko, Kean e… perché la Fiorentina pensa di prendere un altro attaccante

Dzeko, Kean e… perché la Fiorentina pensa di prendere un altro attaccante - immagine 1
Cosa succede nel reparto offensivo della Fiorentina? Che tipo di attaccante possiamo aspettarci nella seconda parte della sessione estiva di mercato?
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Finalmente il vice Kean... o forse no. Perché è vero, in questo momento a livello numerico, per la prima volta dopo tanto tempo, la Fiorentina ha due attaccanti centrali forti, vedere l'ultima stagione tanto dell'ancora "giovane" Kean, quanto del non ancora "vecchio" Dzeko nella tabella realizzata da Sofascore. Da quanto, davvero, questo non succedeva? Forse dai tempi di Muriel e Simeone, almeno sulla carta. Poi, tra Vlahovic e il bomber di Asti, abbiamo visto avvicendarsi nel ruolo di seconda punta i vari Kokorin, Kouamé, Cabral, Nzola... Passiamo oltre.

Come si può notare, la propensione all'assist e al passaggio vincente di Dzeko si traduce in numeri anche da seconda punta e non solo da bomber, sebbene sui gol si difenda senza problemi. Così oggi a Sportweek: "Spesso dall’esterno si valuta il rendimento di una punta guardando il numero di gol segnati, ma io mi diverto a giocare a calcio e non sopporto l’idea di restare fermo in area ad aspettare una palla-gol. Mi piace entrare nel gioco, mandare in porta i compagni".

A posto così? Sì, ma anche no. Perché un conto è proseguire con il 3-5-2 di Palladino che aveva trovato la sua quadra, un altro conto è impostare il gioco su un 3-4-2-1: i giocatori marcatamente offensivi sono tre, non più due, e quindi il reparto va rimpolpato. Anche per questo è arrivato Fazzini, anche per questo è rimasto Gudmundsson. Eppure, almeno ascoltando alcuni spifferi insistenti nel bel mezzo della sessione di mercato, c'è una terza punta nell'aria, un terzo uomo di riferimento. Come si spiega questo?

Non con la cessione di Beltran, almeno non del tutto. Il Vikingo, ormai, non ha più i gradi del centravanti, è stato stabilmente impiegato da seconda punta sia da Italiano, sia da Palladino, e adesso che la trequarti è affollata, la Fiorentina è ben felice di accettare i 12 milioni +3 di bonus offerti dal Flamengo. Ancora un po' di lavoro di convincimento e la pratica sarà chiusa. Anche perché, oltre a Sabiri che si sta giocando le proprie carte in Inghilterra, c'è da valutare anche la capacità di Dzeko di agire da regista avanzato al fianco di Kean, un po' come faceva con Lautaro all'Inter.

Giocare con calciatori forti è sempre un vantaggio, per i singoli e per la squadra. Il concetto di concorrenza è superato: tutti i club ambiziosi hanno una rosa di 22 titolari e alla fine gioca chi sta meglio. Una volta toccherà a me, un’altra a Moise, un’altra a entrambi. (Sportweek)

Ne consegue che...

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Questa traccia tattica, sostenuta in questi giorni dal Corriere dello Sport, avrebbe due conseguenze: numero uno, Beltran verrebbe sostituito eventualmente da un'altra seconda punta per completare la batteria a sostegno del 9; numero due, se Dzeko andasse a far parte anche sporadicamente di questa batteria e si presentasse un'occasione vantaggiosa sul mercato, allora l'aggiunta di un terzo bomber potrebbe davvero avere senso. I nomi fatti? Quelli degli svincolati Calvert-Lewin e Luuk De Jong, che in quanto svincolati possono essere aggregati anche dopo la deadline del 1 settembre...