Meteore Viola

Che fine ha fatto? Keirrison, il re di Coritiba che quasi negò all’Inter il Triplete

Alessio Vannini

Il 1° febbraio del 2010 viene annunciato ufficialmente come un nuovo calciatore della Fiorentina. Una squadra ancora impegnata su tutti e tre i fronti: campionato, ottavi di Champions League e semifinali di Coppa Italia. Il direttore sportivo della squadra viola, Pantaleo Corvino, nonostante qualche mese dopo avrebbe perso la propria carica, aveva già iniziato a guardare al futuro, con giovani importanti e di prospettiva e il brasiliano, come confermato da Corvino stesso, nelle idee della Fiorentina avrebbe dovuto far parte di questo nuovo ciclo viola: "Stiamo portando avanti un cambiamento generazionale. Era già iniziato con l'arrivo di Jovetic e De Silvestri, adesso abbiamo preso anche Ljajic, Keirrison e Seferovic". Così partì l'avventura dell'attaccante brasiliano alla Fiorentina, preso all'inizio per far rifiatare Gilardino e poi per renderlo uno dei capisaldi del nuovo percorso. Invece in cinque mesi tutto sparì, la Fiorentina uscì dalla Champions dopo il disastroso arbitraggio di Ovrebo, terminò la propria stagione all'undicesimo posto e in Coppa Italia venne eliminata per mano dell'Inter, che poi fece il Triplete. Le due uniche reti di Keirrison in 12 partite arrivarono contro avversari di livello, la prima il 27 di febbraio contro la Lazio, un gol da rapinatore d'area di rigore che portò sul pareggio i viola al 90'. La seconda invece, arrivò contro l'Inter del Triplete allenata da José Mourinho, nel 2-2 casalingo che stava per consegnare lo Scudetto alla Roma. Una rete a porta vuota su assist di Mario Santana che aprì la partita, ma che allo stesso tempo chiuse l'avventura di Keirrison in viola. Dal pareggio contro l'Inter al termine della stagione il brasiliano giocò solo altre tre gare, poi consensualmente le due parti si salutarono con un anno di anticipo rispetto al contratto iniziale.