Partiamo dall’inizio, e domandiamoci innanzitutto: chi è e da dove proveniva Joshua Brillante? Classe 1993, nato il 25 marzo a Bundaberg, nel Queensland in Australia, Brillante cresce a livello giovanile in alcuni club locali, in particolare nel Bundaberg Waves, Bundaberg Spirit e Queensland Academy of Sport, per poi approdare al Gold Coast United, con il quale esordisce in A-League (massima serie del calcio australiano) ad appena 17 anni, raccogliendo 2 presenze nella stagione 2010-2011 e 12 nella seguente. Nel 2012 si trasferisce al Newcastle Jets, dove trova continuità e si afferma come uno dei giovani centrocampisti più interessanti del panorama australiano, collezionando quarantasei presenze e 5 assist in due campionati e venendo anche messo nel mirino dalla Nazionale australiana, i “Socceroos”, con la quale poi, in realtà, calcherà in seguito solo 5 volte il campo. Sembrerebbe il suo momento, comunque, tanto che il duo Pradè-Macia si accorge di lui e se ne assicura le prestazioni sportive facendolo approdare a Firenze come terzo acquisto della sessione estiva del calciomercato 2014-2015 dopo Tatarusanu e Octavio. Pradè che sembra anche entusiasta del giocatore nel corso della sua presentazione in sala stampa: “La Fiorentina sta cercando giovani calciatori in tutto il mondo e Brillante è il prototipo giusto per noi. Joshua ha tutte le caratteristiche per far parte della nostra società”. LEGGI QUI Queste le parole del DS, che, purtroppo, in seguito saranno smentite dal campo. Brillante, dal canto suo, si dice contento di essere arrivato in riva all’Arno e ispirato da compatrioti del calibro di Harry Kewell, oltre che da italiani all’estero che seguiva in maglia Chelsea, vedi Zola, giocatore per il quale scelse la maglia numero 25 (oltre che per il giorno del suo compleanno). Inoltre, afferma di voler “fare una buona impressione a Montella”, parole che, sempre purtroppo, saranno profeticamente vere in negativo.
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