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Che fine ha fatto? Brillante, il mistero viola che oggi guarda le spalle a Juan Mata

Un abbaglio per Pradè e la dirigenza gigliata. Una ritrovata serenità in patria: la storia di Joshua Brillante.
Niccolò Ghinassi
Niccolò Ghinassi Redattore 
Brillante

Doveva essere “Brillante”. E’ rimasto, invece, più opaco della pietra, sicuramente non riflettente quella luce scintillante che molti si aspettavano da lui. Tra questi, Vincenzo Montella, che lo schierò anche titolare nel primo impegno della Fiorentina nel campionato 2014-2015 contro la Roma all’Olimpico, salvo poi farsi disilludere istantaneamente e rispedire in panchina il giocatore a data da destinarsi dopo appena 35 minuti. Joshua Brillante aveva il fascino dell’esotico, della terra dei canguri, quella terra che, per rimanere in tema, doveva aiutare la Fiorentina a fare il “salto” grazie anche all’arrivo di un suo connazionale. Il risultato, però, fu tutt’altro che indelebile. Per chi non se la ricordasse, per la rubrica "Meteore Viola", ecco la surreale esperienza del centrocampista da Bundaberg in maglia gigliata. Scopriamo insieme anche che fine ha fatto ora l’ex abbaglio della dirigenza viola.