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Che fine ha fatto? Anderson “Andow”, sulle orme di Sir Alex dopo la prigione

Alessio Vannini

Il 18 gennaio 2014 si trasferisce in prestito alla Fiorentina, con diritto di riscatto fissato a 6,5 milioni di euro. Esordisce in maglia viola il 26 gennaio nella gara di campionato Fiorentina-Genoa (3-3), entrando al 74' al posto di Alberto Aquilani. Gioca da titolare le due gare successive con Cagliari e Atalanta, senza lasciare grandi tracce e venendo sostituito dopo 55'. Dopo altre due panchine trova ancora continuità nelle partite con Lazio, Juventus e Chievo prima di fermarsi per un infortunio al polpaccio. Prima di chiudere una deludente avventura in viola, troverà 1' contro l'Udinese in campionato e 15', sempre con la squadra bianconera, nell'andata della semifinale di Coppa Italia persa 2-1. Le 8 presenze ed un brutto impatto con il mondo Fiorentina non convincerà il tecnico Montella nel riscattarlo e all'inizio della stagione 2014-2015 torna al Manchester United. Più che in campo, i compagni di squadra e qualche tifoso viola se lo ricordano per i suoi atteggiamenti "festosi" fuori dal Franchi, infatti proprio Gonzalo Rodriguez raccontò un particolare aneddoto sul brasiliano: "Compagno più festaiolo? Nessun dubbio, Anderson. Appena arrivò a Firenze mi chiese subito dove potevamo uscire. Un lunedì, quando il giorno dopo avevamo libero, siamo usciti insieme. Di solito compravo da bere ma lo facevo in maniera tranquilla. Quella sera, invece, invitai Anderson al tavolo e lui iniziò a ordinare bottiglie di champagne da 1000 euro in su, e non smetteva di ordinarle. Al momento di pagare il conto che dissi che lo avremmo diviso, ma mi rispose che pagava tutto lui. Perfetto così".