Il 30 maggio 2007 passa al Manchester United, cercato e voluto proprio da uno dei migliori allenatore della storia del calcio, Sir Alex Ferguson. Il tecnico scozzese rimase impressionato dalle doti tecniche del centrocampista brasiliano, capace di giocare pure come trequartista, e fece spendere 30 milioni al suo United per strapparlo ai portoghesi. Un calciatore capace di abbinare dinamismo e corsa ad una grande qualità nel controllo palla e nel tiro in porta. Anderson fa il suo esordio con i Red Devils, il 1° settembre 2007 contro il Sunderland, nella posizione di centrocampista centrale, nonostante in brasile avesse giocato quasi sempre come trequartista. Proprio Sir Alex decise di abbassarlo di qualche metro, definendolo il nuovo Roy Keane. Nella prima stagione al Manchester United contribuisce con 24 presenze alla vittoria della Premier League e con 9 presenze a quella della Champions League, conquistata superando ai calci di rigore il Chelsea nella finale di Mosca (6-5, dopo l'1-1 dei tempi supplementari), in cui subentra allo scadere del secondo tempo supplementare e ha segnato il sesto rigore della serie finale. La sua prima annata inglese è così grandiosa che Anderson viene premiato con il Golden Boy, il prestigioso trofeo che viene assegnato al miglior giovane under 21 militante nella massima serie di un campionato europeo, entrando di fatto in un albo d'oro che vede in archivio nomi illustri del calibro di Rooney, Messi, Aguero, Pogba, Sterling e Mbappè.
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