Solo un uomo, con la U maiuscola, può fare una cosa del genere. Ed è proprio questo che Vincenzo Italiano ha sempre messo al primo posto: essere un uomo vero, prima ancora che un bravo allenatore. L’amore che ha dedicato al popolo viola in quei tre anni. Le critiche e le accuse con cui ha convissuto, in silenzio, per il bene della squadra. Lo stesso amore che oggi lo ha portato a trionfare con un club che non sollevava un trofeo da 51 anni. Cose che solo un uomo vero può fare. Nella vita, come nel calcio. Questo, in fondo, lo sanno tutti. A partire da Daniele Pradè, fino ad arrivare a ogni singolo tifoso che ha esultato per la Fiorentina di Italiano. Superata la rabbia, il rancore, e anche la sana invidia, rimangono solo i bei momenti che Firenze ha vissuto insieme al tecnico di Karlsruhe. E stasera, quando attraverserà il prato del Franchi e guarderà quella tribuna che per tanto tempo gli ha fatto compagnia, il suo primo pensiero sarà cercare quel pezzo di cuore che ha lasciato su quei seggiolini.
Perché il tempo può cancellare tutto. Ma non i ricordi d’amore. Perché quelli, come diceva Proust, rimangono impressi nel cielo della memoria.
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