L'editoriale di Enzo Bucchioni per Violanews all'indomani della bella vittoria della Fiorentina per 3-0 sul Cagliari. I meriti di Italiano, la crescita dei singoli, le prospettive viola
Che il problema della Fiorentina è Italiano, prima si caccia meglio è.
Che Nzola è un bidone appena retrocesso, era meglio Cabral.
Che Beltran è acerbo, rimpiangeremo Jovic.
Che Arthur è rotto e sa fare solo passaggi di un metro.
Che questa squadra è peggio dell’anno scorso.
Che Nico ha rinnovato il contratto per andar via.
Che questa società non sa fare calcio.
I dati di fatto
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Potrei andare avanti, invece mi fermo perché uscendo da una narrazione e da una mistificazione che durano da troppo tempo, analizzando la realtà, si scopre che la Fiorentina è terza in classifica alla pari di Juve e Napoli. E poi, che ha cinque punti in più dell’anno scorso. Non basta. Quello gigliato è il terzo miglior attacco del campionato e quella attuale è la terza miglior partenza di stagione nell’era dei tre punti a vittoria nella storia viola. Non è finita. Statistiche europee ci raccontano anche che dopo il Real Madrid e il Manchester City, la Fiorentina è la terza squadra per gol segnati nell’anno solare 2023.
Stop alle critiche eccessive
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Credo che sia arrivato il momento di una profonda riflessione su una parte del mondo mediatico fiorentino che per ignoranza, nel senso che ignora i fondamentali del calcio, superficialità, voglia di protagonismo, antipatia (o peggio) verso la società e i suoi dirigenti, pure la politica che ci mette del suo, il tutto nascondendosi dietro l’alibi dello spirito fiorentino, sta trasformando la Fiorentina in un terreno di scontro. A questo dovremmo tutti ribellarci, a cominciare dai tifosi veri che sono la stragrande maggioranza. La Fiorentina dovrebbe essere un momento di unione, di condivisione, le critiche dovrebbero avere l’unico scopo di aiutare a crescere, con l’obiettivo di migliorare, soprattutto se fatte da chi si professa tifoso viola. E invece si continua a sparare nel mucchio finendo per drenare i tifosi più viscerali, meno attenti, che pensano davvero che quello che dice qualcuno in radio o in tv sia vero. Ma gente che senza pudore oggi ti dice “basta, ora deve giocare Beltran, non Nzola” e il giorno dopo, sottolineo il giorno dopo, “basta, ora deve giocare sempre Nzola e non Beltran”, che credibilità può avere? Oppure quelli che sostengono che “il gioco di Italiano non fa segnare gli attaccanti” o robe del genere, possono ancora parlare di calcio? Questo scenario mediaticamente drogato, fa si che ogni cosa, grande o piccola che sia, diventi terreno di scontro e di divisione. Dico queste cose perchè il clima ormai è irrespirabile. E per fortuna le cose vanno bene, ma se dovessero davvero andar male, cosa succederebbe? Quando poi, se lasci l’Osmannoro e vai per l’Italia, invece incontri solo gente di calcio che ti dice “che bella Fiorentina”, “Italiano è davvero bravo”, “la società è sana e Commisso investe, cosa rara”. Già. Forse questa premessa è inutile, non c’è niente di nuovo sotto il sole, ma dopo il primo tempo di ieri sera e la vittoria sul Cagliari, certe cose danno ancora più fastidio.
Tante note positive
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Un gran bel primo tempo. Una vittoria importante e poco importa se l’avversario era appunto il Cagliari ultimo in classifica. Quello che importa, oltre ai punti, è la qualità del gioco della Fiorentina, la ritrovata solidità difensiva, la crescita di alcuni giocatori. Ha segnato anche Nzola, chissà come rosicheranno oggi… Era chiaro che l’ex Spezia andava aspettato e non ha ancora fatto niente. Lui come Beltran sono a Firenze da due mesi appena. E’ chiaro che devono crescere, come dovrà crescere la Fiorentina, ma le cose buone e i miglioramenti si vedono e sono tattici e atletici, è cresciuta la squadra, sono cresciuti diversi singoli come Quarta e Duncan, stiamo piacevolmente scoprendo Kayode, siamo sempre più innamorati di Nico. E altri giocatori arriveranno come Maxime Lopez, Ikonè, Barak o Infantino, tutti appena intravisti. Segnerà anche Beltran, tempo al tempo. Intanto il giovane argentino rende fluida la manovra con i suoi movimenti e non è poco.
Insomma, in questo inizio stagione ci sono tante cose he dovrebbero far gioire e far dire che questa è una bella Fiorentina.