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Fiorentina, tu non sei la tua mente: vivi nel presente e ottieni la felicità

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Elementi di filosofia orientale orientati a non farsi... disorientare dall'ansia nella gara contro il Cagliari

Solo quattro giorni fa, verso l'ora di cena, lamentavamo l'ennesima occasione sprecata da parte della Fiorentina, che, vincendo a Frosinone, avrebbe potuto issarsi al terzo posto, a due soli punti dal duo di testa formato da Inter e Milan. Il pareggio maturato allo Stirpe, 1-1 con reti di Gonzalez e Soulé, ha irritato un po' tutti perché per la seconda volta i viola hanno affrontato un avversario sulla carta inferiore, lo hanno dominato nel primo tempo senza però chiudere la partita, sono calati nella ripresa e hanno subito la rimonta. E' successo col Lecce, è successo in Ciociaria. Ma la piega degli eventi ha voluto un pareggio tra Juventus e Atalanta e una sonora sconfitta da parte degli stessi sorprendenti salentini contro il Napoli, per cui ancora una volta, vincendo, la Fiorentina può andare terza, stavolta in coabitazione con Juve e Napoli, stavolta a 4, non 2, punti dalla vetta. Comunque di terzo posto si tratterebbe, e dopo 7 giornate non sarebbe un dato malvagio.

Stasera al Franchi arriva il Cagliari. Rispetto a Lecce e Frosinone, un po' le sorprese di questo inizio di stagione, i sardi dell'ex tecnico viola vincitore dell'accoppiata Coppa Italia-Supercoppa italiana 1996 Claudio Ranieri occupano l'ultimo posto, con appena due punti, due gol fatti entrambi da Zito Luvumbo (che non è al meglio fisicamente) e nessuna vittoria. Oltretutto manca anche Jankto, uno degli uomini di maggiore esperienza, oltre al lungodegente Lapadula. Va da sé che lasciarsi sfuggire i tre punti sarebbe un vero e proprio sacrilegio. Ma come ha detto Duncan a Sky, "Siamo dei polli, abbiamo perso la testa e alla fine ci è andata anche bene". Sì, però, Alfred e la Fiorentina tutta, voi non siete la vostra testa. Non siete la vostra mente.


Massime sparse

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E' questo un insegnamento del pensiero orientale, dello zen per essere precisi. Lo zen è un ramo del buddismo che mette in contatto la filosofia cinese con i principi dell'induismo, e che, al contrario del pensiero occidentale, non rincorre obiettivi esterni per ottenere la felicità, ma si limita alla realizzazione del momento presente nel fluire della vita. Lao Tzu, fondatore del taoismo, diceva che chi vive nel passato è depresso (e non sono depresse le vedove di Torreira e Vlahovic?), chi vive nel futuro è ansioso (e non sono ansiosi quelli che fanno proiezioni su proiezioni, spingendo la squadra sempre verso obiettivi lontani nel tempo?), mentre solo chi vive nel presente è felice. Cosa ci dice il presente? Che con 4 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, 16 gol segnati e 13 subiti, siamo davanti al migliore inizio di stagione di Italiano alla Fiorentina, che il rendimento dei gigliati rispetto agli avversari affrontati fin qui è all'altezza del terzo posto raggiungibile stasera, che gli attaccanti non segnano ma la squadra produce reti come mai aveva fatto prima d'ora. A proposito degli attaccanti, torna utile una frase di Osho, maestro spirituale indiano del secolo scorso: "Dipende tutto da te, puoi continuare a dormire per sempre, oppure puoi svegliarti proprio in questo momento". Siamo noi stessi le uniche cose sulle quali abbiamo controllo, Nzola e Beltran partano da questa consapevolezza. O ancora: "La vita inizia dove finisce la paura". E' stato lo stesso Italiano a suggerire ai due centravanti di non farsi schiacciare dai mugugni della piazza pensando solo a se stessi. Tornando a "Tu non sei la tua mente", vuol dire semplicemente che l'ego e la raffica di pensieri spesso negativi e dominati dall'ansia ai quali ci aggrappiamo rischiano di consumarci e annullare tutto il resto delle percezioni. Come quella che per il momento è un gran bell'inizio di stagione, e che dovremmo godercelo.

Vero, Joe?

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Una postilla: altro concetto della filosofia orientale è quello del non-attaccamento. Il non-attaccamento è amore e libertà, abbandono del desiderio di possesso rivolto verso le cose o le persone e capacità di agire nel mondo in modo disinteressato. Magari, se veramente il Viola Park è un dono alla città di Firenze, dovrebbe essere casa di tutti e non "casa mia, e quindi entra solo chi voglio io". Ma questa è solo una frecciatina da ritenere innocua, che arriva quasi da sé, con il flusso del discorso. Il buddista britannico Alan W. Watts, del resto, sosteneva che l'uomo soffre perché prende sul serio ciò che gli dei hanno creato per divertirsi. Qui più che dei sono they, loro, gli inglesi, che hanno inventato il calcio su cui ci arrovelliamo ogni giorno. E allora, per concludere, vogliamo rimodulare il famoso "Nessun limite, solo orizzonti" che Italiano si porta dietro fin da Trapani, che in forma zen diventa "Non ci sono limiti per chi li accetta".

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