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Fiorentina è il 31 agosto: “C’è una storia che nasce e un’estate che muore”

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Partecipare o meno alla Conference League 2023/24 è la prima porta girevole dell'annata per la Fiorentina di Italiano e per la società

"Il 31 di agosto c'è una storia che nasce e un'estate che muore". Recita così la strofa finale del testo di Guardia '82, una canzone del cantautore calabrese Brunori Sas. Partiamo da qui per sintetizzare il misto di sensazioni che sempre, inevitabilmente lascia in tutti la fine dell'estate. Ci lasciamo alle spalle il mese "augusteo" e le ferie (proprio da qui deriva il termine ferragosto): uno scenario che coniuga la malinconia con l'attesa per i nuovi inizi che si fanno coincidere all'arrivo del mese di settembre.

Possibili scenari

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Ebbene è esattamente questo lo stato d'animo che si trova a vivere la Fiorentina, attesa stasera dal cruciale secondo atto contro il Rapid Vienna. Una partita che - per quanto sia posizionata in calendario al 31 di agosto - è già decisiva per il proseguo della stagione. Partecipare o non partecipare alla Uefa Conference League 2023/24 è la prima porta girevole dell'annata per gli uomini di Vincenzo Italiano e per la stessa società gigliata. La sconfitta di una settimana fa a Vienna chiama i viola a ribaltare il risultato, tra le mura del Franchi e con la spinta del proprio pubblico. Tutt'altro che un'impresa impossibile; e ancor meno lo era sembrata a Firenze, una volta appreso il nome dell'avversaria ai playoff. Eppure la qualificazione alla fase a gironi è lontana almeno due reti di scarto e questo - purtroppo - è un fatto. Spetta dunque alla Fiorentina riuscire a mantenere il pronostico della vigilia, mettere da parte la pallida prestazione offerta in Austria e reclamare per sé un posto nella competizione della quale è vice-campione in carica. Riassumendo: essere artefice del proprio destino, lasciandosi alle spalle il mese di agosto con rinnovato entusiasmo e non carica di rimpianti. E guardare così al mese di settembre con una nuova "storia europea" da intraprendere. Non a "quello che poteva essere e non è stato", ma a quanto di buono si è riusciti a costruire, sul campo. Perché la campagna europea della passata stagione non rimanga confinata in un album dei ricordi. Da sfogliare nei giorni tristi per tirarsi un po' su, quanto piuttosto una storia avvincente a cui poter aggiungere ancora tante pagine da scrivere.


La fine dell'estate e del calciomercato

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E fuori dal campo? Il mese di agosto coincide tradizionalmente anche con la fine della sessione estiva di calciomercato. Beh, più o meno, perché la sirena quest'anno è fissata alle ore 20 di venerdì 1 settembre. Esattamente 24 ore dopo il fischio d'inizio della partita più importante, sin qui, della stagione viola. Una partita il cui esito, inevitabilmente, influenza molte delle scelte che saranno prese dalla Fiorentina nelle ore che separano dallo stop alle trattative. Ci sono prima di tutto i nodi da sciogliere con le cessioni: Jovic, Amrabat, Quarta sono i primi, ma non gli unici che potrebbero lasciare Firenze. E il difensore centrale? E il sostituto di Amrabat? Queste le domande dei tifosi viola che si rincorrono tra radio e tv. Tra i tanti nomi emersi, la Fiorentina adesso lavora su un binomio belga. L'impressione - suffragata dai fatti - è che il loro arrivo non possa prescindere dal pass europeo. È tutta questione di ore e poi sapremo "di che morte si muore". Del resto il seme deve morire per portare frutto e germogliare.

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