Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

esclusive

Tre colpi last minute, ma prima il Rapid. Amrabat, scontro frontale da evitare

Tre colpi last minute, ma prima il Rapid. Amrabat, scontro frontale da evitare - immagine 1
Dalla questione Amrabat agli ultimi colpi di mercato, tutto passa dal Rapid Vienna. L'editoriale di Enzo Bucchioni per Violanews
Enzo Bucchioni Editorialista 

Inutile dire che una serata come questa può segnare le sorti di un’intera stagione. L’Europa è un obiettivo da centrare a tutti i costi, c’è una rosa costruita per il doppio impegno campionato-coppa, c’è una squadra che vuole ripetere la scorsa stagione provando a cambiare il finale, c’è una tifoseria intera che aspetta nuove emozioni. E’ il primo bivio della stagione e non si può imboccare la strada sbagliata. La Fiorentina contro il Rapid ha un solo risultato a disposizione, deve vincere, e questo deve essere uno stimolo in più e non una pericolosa pressione.

La gara d’andata ci ha raccontato di una Viola superiore dal punto di vista tecnico, ma condizionata da una maggiore brillantezza del Rapid che ha sei-sette gare ufficiali di più nelle gambe. Cose che in agosto contano. Cose che stasera non possono più contare. Stasera serve la miglior Fiorentina nella testa e nelle gambe e questa è perfino una banalità. Ma è un finale e come tutte le finali può nascondere duemila incognite. La Fiorentina è più forte e lo sa, ma l’obiettivo va centrato anche con la rabbia e l’umiltà. Concentrazione e determinazione sono la base, ma servirà anche un squadra matura, capace di capire e gestire i vari momenti della partita.


Ovvio che la Viola farà la gara dal primo secondo, cercherà di giocare il suo calcio come fa sempre, ma va fatto con equilibrio e intelligenza, senza inutile ansia o voglia di strafare. Il Rapid è squadra tosta, corre e ha buona personalità, buone trame di gioco, ma la Fiorentina era e resta un’altra roba: dovrà dimostrarlo.

Chi sceglierà Italiano?

—  

Credo che metterà in campo quasi sicuramente i dieci giocatori di movimento dell’andata, in questo momento fra mercato e infortuni non vedo alternative sostenibili. Quindi Dodò, Milenkovic, Ranieri e Biraghi in difesa; Bonaventura, Arthur e Mandragora a centrocampo; Nico, Nzola e Brekalo davanti. In porta? Christensen sarà il titolare della stagione, il suo debutto avrebbe dovuto avvenire dopo la sosta per ovvie ragioni di lingua e conoscenze tattiche, è stato accelerato con il Lecce dopo le incertezze di Terracciano nell’andata, ma non ho capito se si andrà avanti così o l’esperienza e le certezze passate prevarranno ancora nella scelta di Italiano per stasera.

Beltran? E’ evidente che sia un ottimo giocatore fin di primi minuti giocati, è più in forma di tutti perché ha giocato in Argentina fino a due settimane fa. Ma Nzola potrebbe essere preferito come forza d’urto iniziale con Beltran a partita in corso proprio perché sta bene fisicamente. Tra le alternative c'è anche la possibilità di provare assieme entrambi gli attaccanti se ce ne fosse bisogno, speriamo naturalmente di no. Italiano magari mi smentirà, ma io la vedo così, con Nzola preferito. Kouamè potrebbe essere un’alternativa a Brekalo, ma anche un’altra arma a partita in corso per la sua velocità. Ikonè e Infantino non disponibili tagliano diverse opzioni, Sottil ha giocato domenica e neppure convinto. Duncan è più distruttore che costruttore. Sulle fasce le alternative in corso si chiamano Parisi e Kayode.

Il mercato e gli infortuni pesano e non poco, hanno tolto sei-sette giocatori.

Come finirà il mercato?

—  

La sensazione è che la Fiorentina abbia già deciso tutto, stia tenendo il bassissimo profilo e il silenzio assoluto, proprio per l’importanza della gara di stasera, ma le ultime ore potrebbero essere scoppiettanti.

Il caso dei casi è quello di Amrabat. Il suo entourage non è ancora riuscito a portare i circa 30 milioni concordati per la cessione, cifra che la Fiorentina ha sempre chiesto. Per quello che mi risulta e ho già scritto, il giocatore ha l’accordo con il Manchester da tempo e vuole solo la Premier, ma gli inglesi non hanno i soldi che vuole la Fiorentina. Si sta lavorando su un prestito con obbligo di riscatto a 27 milioni. Vedremo. Gli altri erano solo sondaggi o offerte non prese in considerazione. Il marocchino, per ora, non avrebbe neppure voglia di andare in Arabia, ma lì il mercato è più lungo e potrà comunque essere una soluzione anche dopo il primo settembre.

I tempi comunque sono strettissimi e se non si dovesse trovare una strada, Amrabat non vuol più giocare nella Fiorentina. Il braccio di ferro è totale e la situazione chiara da tempo. Del resto è da gennaio che i suoi procuratori sapevano che per andar via avrebbero dovuto portare trenta milioni. Finirà male? Amrabat fuori rosa? Tutti sperano di no, ovviamente. Ma anche per una questione di principio Rocco Commisso non mollerà di un centimetro. Questa situazione non condiziona il mercato, ma il clima attorno alla squadra sicuramente sì.

La Fiorentina un centrocampista lo vuole fare e visto che con Vranckx è successo qualcosa di simile a quello accaduto con Sutalo, un continuo rialzo nella richiesta rispetto a quella iniziale, l’attenzione è tornata su un altro profilo come Demme, un usato sicuro di 32 anni in uscita dal Napoli, che all’occorrenza può essere una alternativa per Arthur. Ore frenetiche anche per la difesa.

Il Betis ha ripreso a trattare per Quarta dopo aver sistemato Luiz Felipe, e per rimpiazzare l’argentino la Fiorentina sta decidendo se fare un ultimo grande sforzo per andare a prendere dal Rennes il belga Theate, 23 anni, mancino, ex Bologna, valutato venti milioni. Dopo due ottime stagioni in rossoblù è stato ceduto in Francia per 19 milioni. Ottimo giocatore, molto fisico, molto reattivo, con buoni piedi e capace di far ripartire l’azione: non a caso costa molto. Quei soldi per Sutalo sono sembrati eccessivi, se prendono Theate diventa un segnale importante per le ambizioni future.

Ma tutto dipende da Quarta, forse anche dal risultato di stasera, dagli incastri, dalle liste e da due-tre altri casi come Jovic, Kokorin, Benassi e altri in uscita, ma senza soluzioni praticabili. Ma non sono convinto che sia tutto qui. Attenti anche a un last minute sugli esterni con uscita e rimpiazzo. Due giorni di fuoco, come detto, ma con il grande obiettivo di non turbare la squadra nemmeno per un istante: battere il Rapid è fondamentale.

Servirà anche il Popolo Viola che però non sembra così reattivo come in altre occasioni. Purtroppo non ci saranno trentamila spettatori, ma lo stadio dovrà comunque essere bollente e il sostegno totale per una notte che conta moltissimo e questo forse non è completamente percepito. Non conta l’avversario, ma la posta in palio che Conference o non Conference, è altissima.

tutte le notizie di

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.