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Fiorentina, altro mito sfatato: Burdisso c’è, agisce e viene ascoltato

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Il mancato acquisto di Julian Alvarez lascia ancora tanto rammarico in casa Fiorentina, soprattutto dopo i suoi successi con l'Argentina e il Manchester City. Burdisso però era lì, aveva pianificato tutto.

Per molti sembrava come una figura mitologica, ma in questa sessione di mercato sta dimostrando il peso del ruolo che ricopre e di come la sua opinione conti all'interno della Fiorentina. Stiamo parlando di Nicolas Burdisso, dal 2021 direttore tecnico della squadra viola. La sua figura è stata spesso oscurata da dubbi e interrogativi, con molto scetticismo sul suo operato. Non tanto per la qualità, ma per il peso che la sua opinione ricopriva all'interno della coppia Barone-Pradè. Scottati dall'affare Julian Alvarez, i tifosi viola si sono spesso interrogati sull'utilità e la gestione di un personaggio esperto come Burdisso. Ma all'improvviso, nella quiete di un venerdì di luglio, ecco che la Fiorentina batte un colpo inaspettato. Arriva Gino Infantino dal Rosario Central. Un colpo che sa di talento, programmazione e tanta competenza.

L'importante è rialzarsi...

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Il mancato acquisto di Julian Alvarez lascia ancora tanto rammarico in casa Fiorentina, soprattutto dopo i suoi successi con l'Argentina e il Manchester City. Burdisso però era lì, aveva pianificato tutto. Questo credo sia importante, nonostante la delusione del mancato arrivo dell'attaccante. Avere una società presente sul campo, che quando si tratta di giovani talenti sa dove mettere le mani e sa su chi puntare. Non è un caso che in questa sessione di mercato, molti nome provenienti dal Sudamerica sono entrati in orbita Fiorentina. Lo stesso Arthur è stato un colpo gestito da Nicolas Burdisso, con il consueto supporto di Barone e Pradè. Ma l'arrivo di Infantino e la trattativa per Lucas Beltran, sono due cose diverse rispetto all'acquisto dell'ex Juventus. In questi casi, si tratta di un lavoro di scouting approfondito, alla scoperta di talenti che possono fare la fortuna della Fiorentina. E allora perchè non Retegui? Oltre a vari motivi tattici, l'attaccante del Genoa era ormai un profilo ben noto dopo la convocazione di Roberto Mancini in Nazionale. I profili seguiti da Burdisso giocano nell'ombra, sui vasti campi dell'Argentina e non solo. Senza dimenticare poi il lato economico, che in casa viola ha sempre un peso importante. Basta vedere come fu mollato Agusti Alvarez, nel momento in cui le richieste economiche superarono i piani viola. L'affare Infatino insegna, detta una via ben precisa. Vedremo se anche Beltran, nome però già più conosciuto, seguirà il suo connazionale. Ma la cosa certa è che Nicolas Burdisso c'è in questa Fiorentina, si vede e soprattutto si sente.


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