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È l’Atalanta il vero obiettivo, lo è sempre stato. E non solo in classifica

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Arrivare in alto e restarci, come ha fatto l'Atalanta. Solo che la Fiorentina lo ha fatto più in fretta, e ora punta a scalzare ancora i bergamaschi dalle posizioni che contano

Fiorentina-Atalanta chiude il 30esimo turno di Serie A, si gioca lunedì sera al Franchi. Italiano ha concesso un giorno libero dopo la vittoria di Poznan e comincia oggi a tirare le fila in vista di una sfida che può significare molto per la classifica di entrambe le squadre, dato che la distanza di sette punti non lascia tranquilli gli uomini di Gasperini, battuti a domicilio dal Bologna nell'ultimo turno. Proprio il Bologna si candida a fare da terzo incomodo nella volata europea. Dando comunque per scontato un passo superiore della Juve alla quale potrebbero pure essere restituiti dei punti tra qualche giorno. Pesano le due sconfitte su due contro gli emiliani e quella dell'andata contro i nerazzurri, ma con il ritmo tenuto negli ultimi due mesi anche il terzo orizzonte di questa strana stagione rimane apertissimo.

Nessun limite, solo orizzonti

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Orizzonti, quelli che Italiano amava citare fin dalle sue prime esperienze nelle serie minori. I numeri sono dalla parte del tecnico siciliano, che di fatto è riuscito a raddrizzare i dati fino a portarli sopra quelli dell'anno scorso. E allora perché non credere al rimontone sull'Atalanta, proprio la squadra che, con la vittoria dell'andata, aveva fatto vedere alla Fiorentina che si può cambiare anche in corso d'opera, se giocare in maniera diversa porta risultati migliori? Con Lookman che non è né Ilicic né il Papu Gomez, Boga mai così lontano dalle idee di Gasperini e la coppia Muriel-Zapata ormai sulla via della rottamazione, a Bergamo si è deciso di dare un giro di vite e giocare più in velocità, privilegiando l'estro dei dribblomani e la fame un po' sregolata del danese Hojlund, una bella gatta da pelare nel nuovo anno. E così l'Atalanta si è ripresa il ruolo di settima sorella perso per mano della Fiorentina nel 2021-22.

In anticipo di un anno?

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Commisso aveva chiesto tempo in occasione della presentazione ufficiale del progetto per il Viola Park, ispirato alle case di Real Madrid e Tottenham, altro che Zingonia: si parla di fine 2019, i primi mesi della nuova proprietà. "Risultati? Guardate l'Atalanta, loro ci hanno messo cinque anni ad arrivare in Europa e ora hanno aperto un ciclo". Va bene, il presidente aveva detto che il centro sportivo avrebbe aperto a settembre del 2021, ma tra Covid e lungaggini burocratiche gli inconvenienti non sono stati pochi. Invece, è in largo anticipo sulla tabella di marcia ricalcata sulla Dea: Europa dopo tre anni, al quarto l'orizzonte di un trofeo. Questo, all'Atalanta, manca clamorosamente. Ecco, come loro sì, ma vediamo di portare a casa qualche finale se ci arriviamo...

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