"Non è facile tenere tutti nel gregge". L'ammissione di Italiano è stata chiara. E qui non stiamo parlando del pastore che lascia tutto il gregge per andare a recuperare l'unica pecorella smarrita, no. Non siamo in una parabola della Bibbia, siamo su un campo di calcio dove chi si ferma è perduto. Insomma, Luka Jovic è stato avvisato e queste ultime gare della Fiorentina dimostreranno se il serbo potrà rientrare nel gruppo viola. L'ultimo sgarro social è stato soltanto uno dei tanti episodi controversi che hanno caratterizzato la stagione di Jovic alla Fiorentina. Ripercorriamo, passo dopo passo, ciò che è successo in questi mesi tra l'attaccante e l'ambiente fiorentino, tra cui Vincenzo Italiano.
LE
Dai 30 gol allo sgarro social: tutte le ‘Jovicciate’ della pecorella smarrita
LEGGI ANCHE
Le "Jovicciate"
—Ai tempi esistevano le "Cassanate", oggi è meglio parlare di "Jovicciate". Luka Jovic è arrivato a Firenze per prendere l'eredità del connazionale Vlahovic e gli inizi erano promettenti. Gol a raffica in amichevoli e grande spavalderia: "Il mio obiettivo è fare almeno 30 gol. Chi segna di più tra me e lui (Vlahovic ndr)? Vedremo". Una personalità non banale, bisogna ammetterlo. Inizia il campionato, la rete alla Cremonese e una storia d'amore pronta a sbocciare tra lui e la Fiorentina. Ed è proprio in quel momento che arrivano le prime prestazioni deludenti, il gol sembra un miraggio (rigore sbagliato con la Juve) e il serbo inizia a far parlare di sé fuori dal campo. Contro il Verona, al Franchi, Italiano sceglie Kouamè e lascia fuori il serbo. Nella ripesa, arrivato il suo momento, declina la richiesta del tecnico nascendosi dietro ad un infortunio. Da qui, il rapporto con la tifoseria inizierà a deteriorarsi giorno dopo giorno. "Ho deciso di venire alla Fiorentina anche se avevo offerte da club più grandi. Per non parlare dell'aspetto economico. Tutti sanno che ho fatto sacrifici economici per venire qui. Ritengo che venire alla Fiorentina sia un buon trampolino di lancio per tornare alla mia vecchia forma e tornare di nuovo in un grande club". (RILEGGI L'INTERVISTA COMPLETA) Queste dichiarazioni, poi corrette dopo un colloquio con Barone, scossero non poco l'ambiente viola. Firenze iniziò a mugugnare e la sua risposta fu plateale. Gol e orecchie tappate, come per dire "non vi sento, continuate pure". L'esplosione di Cabral oscura un po' la figura di Jovic che si limita a qualche spezzone di partita, senza mai lasciare il segno. Ultima, ma non meno importante, la gaffe social con cui il serbo ha attaccato, insieme a Terzic, l'allenatore della Fiorentina. Le parole di Italiano sono state chiare come il sole, pesanti come macigni. Non è il momento di fare polemiche, ma Luka Jovic sembra destinato a rimanere un passo indietro all'interno del gruppo viola.
© RIPRODUZIONE RISERVATA