METEORE VIOLA

Che fine ha fatto? Il Tanque Silva, un flop iconico. Ma in Argentina solo record

Come non ricordarsi del Tanque Silva, in un periodo dove le punte goleador latitano vi proponiamo la storia del centravanti uruguaiano. Un flop rimasto negli annali viola
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 
Che fine ha fatto? Il Tanque Silva, un flop iconico. Ma in Argentina solo record- immagine 2

Di meteore nel mondo del calcio ce ne sono state tantissime. Giocatori che in poco tempo hanno fatto imfiammare piazze intere, ma anche brevi apparizioni, dei cameo. Violanews vi racconta la storia di alcuni calciatori passati da Firenze, senza lasciare il segno. Nel primo episodio abbiamo trattato della storia di Norgaard. Oggi invece ci concentriamo sul flop per eccellenza degli ultimi anni viola, quello del Tanque Silva. Che fine avrà fatto il centravanti uruguaiano dopo la comparsata fiorentina? Andiamo a scorprilo

Silva nell'immaginario collettivo del tifoso viola è il bidone per eccellenza degli ultimi 15 anni, o quantomeno uno dei primi che viene in mente. L'attaccante, che come ogni sudamericano che si rispetti si porta con sè un soprannome, arriva nell'estate del 2011 dal Velez. Il nomignolo tanque significa carrarmato, e non è certo il primo al quale viene affibbiato. Al suo sbarco in Italia il suo profilo è già atipico, non è il classico giocatore di talento, ma ha già 31 anni, e una lunga carriera alle spalle. Il curriculum non era proprio esaltante, con una prima parentesi europea datata 2003, nella squadra tedesca dell'Energie Cottbus che gravita in seconda serie. Anche se in realtà si segnala anche una parentesi al Chievo nel 2002 con 0 presenze. Poi il ritorno in Argentina, dove fra il 2009 e il 2011 vive il suo periodo d'oro. Tra Banfield e Velez segna 47 gol in 78 partite, nelle file del Banfield è anche capocannoniere con James Rodriguez come compagno. Anchecon la maglia del Velez sbaglia il rigore che avrebbe portato la squadra in finale di Libertadores.

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